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MunX: poche ‘lucciole’ in strada, il fenomeno si sposta nelle case

La riduzione generale della prostituzione in strada è confermata anche nel Municipio X. Molte 'lucciole', infatti, abbandonano i marciapiedi delle zone 'rosse' per esercitare in casa

In Italia la prostituzione è legale, grazie alla legge Merlin del 1958. Tuttavia non è consentito organizzare la prostituzione né esercitarla al chiuso. Per tale ragione la gran parte delle prostitute esercitano in strada, correndo il rischio di essere multate per adescamento. E’ punito inoltre chi sfrutta e chi favorisce la prostituzione, mentre per chi si prostituisce non sono previsti né obblighi né diritti. In passato questa legge ha permesso lo sviluppo di un fenomeno enorme, sparpagliato in una ragnatela di vie e zone ‘rosse’ disseminate per tutta la Capitale. Negli ultimi tempi questa tendenza sembra essersi però attenuata, anche nel Municipio X.

CAPANNELLE-STATUARIO - “Il fenomeno della prostituzione in strada, nei quartieri Statuario e Capannelle, sembra essere oggi assente – ha confermato Michele Pizzuti, vice presidente del CdQ di Statuario e Capannelle - Una causa, né sociale, né culturale, né economica, è sicuramente che la struttura del territorio non favorisce la tipica viabilità delle zone ad alta densità di prostitute: caroselli di auto che girano attorno all'offerta di sesso, oppure vie a grande comunicazione per cogliere il mercato dei trasportatori o della clientela occasionale in transito”.

URBANISTICA 'ANTI-PROSTITUZIONE' - “L'urbanistica dei nostri territori, che spesso ha provocato e provoca tuttora dei pesanti disagi (strade strette, assenza di marciapiedi, parcheggi affollati, ecc.) in questo caso può aver dato una mano al contenimento del fenomeno – ha quindi proseguito Pizzuti, rappresentante di una di quelle che in passato era fra le principali zone ‘rosse’ nel Municipio X: Capannelle - Il controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine, non sempre capillare o puntale anche per le oggettive difficoltà di mantenere attivi i servizi, tuttavia qui a Statuario-Capannelle ha funzionato sempre con dignitosissima efficienza”.

PROSTITUZIONE IN CASA“La prostituzione in casa è un dato statisticamente più difficile da precisare, anche qui da noi: basti pensare che alla notizia dell'omicidio avvenuto in via Squillace, un paio di anni or sono, di una (probabile) prostituta, la gran parte del quartiere è rimasta sorpresa del fatto che proprio lì, nel cuore di Statuario, potesse esercitare in totale opacità ‘una di quelle’, che mai ci si era accorti della cosa o di un intuibile viavai di clienti. In definitiva una zona tranquilla, la nostra – ha concluso - che come insediamenti abusivi patisce invece la presenza di campi nomadi che si stanno fortemente rimpolpando in questi ultimi mesi”.

VIALE PALMIRO TOGLIATTI - “Nella nostra zona la prostituzione in strada è quasi scomparsa, il fenomeno comunque continua ad esistere – ha poi spiegato Amleto Lanna, presidente dell’associazione ‘Vie e Piazze Storiche di Cinecittà’ - La gran parte delle prostitute, infatti, si è spostata negli appartamenti. Anche su viale Palmiro Togliatti, una delle zone che fino a qualche tempo fa era tra le più frequentate, è ora molto difficile incontrare una ‘lucciola’. E’ invece consistente la presenza di transessuali, almeno fino all’incrocio con via Papiria, dove si entra nel Municipio VIII. Secondo noi andrebbe comunque cambiata l’attuale legge in vigore, regolarizzando la prostituzione come avviene già in Germania ed in molti altri paesi, garantendo quindi più sicurezza alle persone e più introiti allo Stato”.
 

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