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Morena Morena / Via Anagnina

Ciampino, salta il progetto urbanistico che in cambio di strade doveva sanare gli abusi edilizi. Il Municipio esulta

La Giunta Raggi accoglie le contestazioni mosse dal Municipio in cui ricade l'intervento urbanistico Print Xa2 di Ciampino. Lozzi: "Ha fatto bene il Campidoglio: il privato non aveva accolto le nostre richieste"

Il braccio di ferro è durato anni. Ora però, la Giunta Raggi, ha chiuso una delle partite più controverse della periferia sud-est della Capitale. Il Print Xa2 di Ciampino, così com'era stato proposto, non va bene. Ed ora è tutto da rifare.

Cos' è il Print Xa2 di Ciampino

Nel 2009 sul tavolo del Comune di Roma era stato presentato un progetto. Con un apposito accordo di programma, alcuni imprenditori privati, tra cui il gruppo Cavicchi, avevano proposto il riordino urbanistico ed edilizio di alcuni manufatti presenti nel territorio del Municipio VII. Nel Programma Integrato di Intervento Urbanistico (PRINT) rientravano anche 62 manufatti risultati, all'ufficio tecnico municipale, privi di regolari licenze edilizie. Attraverso un progetto unitario di riqualificazione urbanistica, i privati proponevano di sanare alcuni abusi, in cambio della realizzazione d' opere d'interesse pubblico. Opere che dovevano essere realizzate in un ampio quadrante, compreso tra  via Appia Nuova, l'ippodromo di Capanelle ed il confine del Comune di Ciampino.

Un progetto controverso

Il Programma Integrato che il gruppo Cavicchi  e gli altri soci de PRINT volevano realizzare nel perimetro del Municipio VII, nel 2014, ha finito per provocare una frattura all'interno del parlamentino di Cinecittà. Tra minacce di querele la maggioranza dell'allora presidente Fantino si era anche spaccata, con buona parte del PD apertamente schierato a favore dell'intervento, contestato invece da SEL, Lista Marino e M5s. Nello stesso anno è stato comunque avviato il processo partecipativo, al termine del quale è stato stilato un corposo elenco d'interventi che si è chiesto al privato di realizzare. Secondo i cittadini ne avrebbero dovuto beneficiare territori come Morena, Gregna Sant'Andrea, Lucrezia Romana. Come? Attraverso la realizzazione di  "servizi pubblici ed interventi sul sistema di mobilità del quadrante". Interventi che avrebbero dovuto portare alla ricucitura dei quartieri limitrofi al Programma Urbanistico.

Print Ciampino: ecco le opere richieste dal territorio

La bocciatura del Municipio VII

Le opere richieste non sono state però recepite. Di conseguenza l'amministrazione di prossimità, a febbraio del 2019 è tornato sulla questione. Ed ha bocciato il Print perchè "le opere proposte non sono conformi alle richieste presentate nel 2014" e perchè "non si evidenzia il carattere di pubblica utilità in quanto, per la maggior parte, le opere sono funzionali al privato".

Le richieste inascoltate

La posizione del Municipio VII è stata interamente recepita dalla delibera della Giunta Capitolina. "Siamo assolutamenti contenti della decisione della giunta Raggi – ha commentato la Minisindaca Monica Lozzi – il Print è uno strumento urbanistico che permette di realizzare cubature e di riqualificare aree, ma le opere pubbliche devono essere scelte dall'ente locale di riferimento, e cioè il Municipio. Il privato però non ne ha tenuto debitamente conto e quindi – ha concluso la presidente del municipio più popoloso di Roma – è stato giusto bocciare il progetto".

Le opere richieste

Tra le richieste che erano state avanzate dal territorio, c'era la pista ciclopedonale della "Grande Bellezza". Un percorso, da Morena al parco degli Acquedotti, da realizzare all'interno delle aree verdi. Niente da fare quindi neppure per la piazza, l'area verde  ed il nido proposti per Gregna Sant'Andrea, nè per il sottopasso  tra via Anagnina e via dei Sette Metri.

La replica del centrosinistra

"Non è vero che 'buona parte del PD era apertamente schierato a favore dell’intervento privato' -  hanno tenuto a precisare l'attuale capogruppo del Gruppo MIstro Antonello Ciancio e la capogruppo municipale del PD Valeria Vitrotti  - Tutti i Consiglieri Municipali del PD tranne due, nella scorsa consigliatura si sono fortemente opposti alle proposte stilate nell’accordo del Programma Integrato PRINT Xa2 Ciampino, concordato solo in Campidoglio. Questo non a parole ma con i fatti".

Il Print già confezionato

Vitrotti e Ciancio hanno ricostruito anche l'iter e gli atti che hanno caratterizzato quell'annosa vicenda. "Nel 2009 la Commissione Capitolina competente e/o il Dipartimento PAU e/o dei solitari Presidenti di Commissioni Capitoline , trasmisero al Municipio VII, precisamente alla Presidente del Municipio,  il PRINT Xa2 Ciampino. Era già confezionato, completo di tutte le opere pubbliche da realizzare con i contributi del privato proponente". 

Successivamente "Tutti gli atti municipali approvati, i verbali e le registrazioni riportano con evidente chiarezza che solo grazie all’istituzione della Commissione Speciale PRINT i Consiglieri sono riusciti produrre ed approvare, prima in Commissione, poi in Consiglio Municipale, la Risoluzione n. 18 del 24 luglio 2014, che, di fatto è l’unico atto che boccia da subito la proposta del privato e sigilla in primis l’interesse pubblico per i cittadini". 

La risoluzione del 24 luglio 2014

La replica dei due consiglieri municipali, entra poi nel merito. "Vero è che detta Risoluzione, la n. 18 del 24/07/2014, è un atto completo che presenta l’elenco delle opere pubbliche da realizzare con i rispettivi importi. Inoltre l’attuale maggioranza M5S nel febbraio 2019, per respingere le nuove proposte del privato proponente per il medesimo PRINT, propone un’altra Risoluzione, la n. del 5 febbraio 2019 prot. 29158, che richiama integralmente quanto già approvato nel 2014. Per le opere pubbliche elencate nel nuovo progetto, il nuovo atto approvato in Consiglio Municipale, ribadisce giustamente che: “non si evidenzia il carattere di pubblica utilità, in quanto, per la maggior parte, le opere sono funzionali solo al privato”. 

"Infine è opportuno ribadire che tra le opere inserite nella Risoluzione n. 18 del luglio 2014, fatta dalla Commissione Speciale Print, in elenco al quarto punto già era inserita la pista ciclabile “La Grande Bellezza” Collegamento ciclopedonale da Morena al Parco degli Acquedotti (Importo 2.126.600,00 euro). Tutte le altre opere pubbliche in elenco rispettano le reali esigenze del territorio, questo perché si è data priorità a quanto contenuto nel Piano Regolatore Generale e, si è dato ascolto ai soggetti più rappresentativi dei territori interessati (tra cui il Sindaco del limitrofo Comune di Ciampino, vedi Verbali di Commissione)". 

Legittimata la commissione PRINT

C'è un'ultima puntualizzazione che Vitrotti e Ciancio tengono a fare. "Nei mesi scorsi si è conclusa con l’archiviazione da parte della Corte dei Conti del procedimento a carico dei 13 Consiglieri del Municipio VII, sulla legittimità della Commissione Speciale PRINT. La Commissione PRINT - hanno aggiunto i due consiglieri municipali di centrosinistra -  è stata quindi pienamente legittimata ed il suo lavoro è stato confermato anche recentemente dalla nuova amministrazione".

Articolo aggiornato il 28 novembre 2019 ore 17.35

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