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La mostra 'Quadraro 1944' alla Torretta dei Consoli

L'esposizione sarà visitabile dal 7 dicembre 2012 al 2 giugno 2013. Due i percorsi che caratterizzano l'esposizione, uno fotografico, l'altro video

Sarà la Torretta dei Consoli, nel cuore del Quadraro, ad ospitare l'importantissima mostra "Quadraro 1944". L'esposizione sarà visitabile dal 7 dicembre 2012 al 2 giugno 2013, data simbolica in cui l'Italia è diventata Repubblica a compimento di un percorso che nei fatti del 1944 del Quadraro hanno un loro passaggio determinante.

'Quadraro 1944' è infatti una mostra multimediale che racconta il dramma del rastrellamento del 17 aprile inserendolo nel più ampio contesto nazionale e  internazionale. Due i percorsi che caratterizzano l'esposizione, uno fotografico, l'altro video.

La sezione fotografica è articolata in sei percorsi tematici 'Fascismo e nazismo', 'La seconda guerra mondiale', 'Deportazioni', 'La Resistenza in Italia', 'Roma 1940 1944', Il Quadraro.  La sezione video è suddivisa in quattro percorsi: Roma e il Quadraro durante il ventennio, La Guerra, Roma occupata e la Resistenza e Il rastrellamento del Quadraro.

Filmati d'epoca s'intrecciano a testimonianze e racconti di protagonisti dell'antifascimo e della Resistenza, reduci del rastrellamento, parenti delle vittime e interviste a storici. I filmati qui presentati sono il frutto di una produzione originale che integra i lavori prodotti negli anni precedenti.

Il materiale, raccolto e curato dalla Fondazione Gramsci, è frutto del fondamentale contributo degli abitanti del quartiere che, dalle foto più piccole alle gigantografie, hanno con piacere utilizzato quest'esposizione per ribadire l'importanza dei fatti del 1944 per l'identità dell'intero quartiere.

La mostra è stata possibile grazie al lavoro di Liliana Menenti, curatrice di un archivio privato per la conservazione e la diffusione della memoria del rastrellamento; Sisto Quaranta, per il ruolo insostituibile di testimone che continua a svolgere con coraggio e dedizione; Aurelio Cardinali, che ha consentito di collocare la vicenda nel contesto più ampio della memoria del quartiere; Walter de Cesaris, Pasquale Grella, Carla Guidi, Aldo Pavia e Francesco Sirleto per il loro contributo alla realizzazione della mostra e in particolare alla narrazione del rastrellamento; Pietro Aureli, Presidente del Centro sociale anziani "La Torretta" ( e tutti gli iscritti) e l'associazione "Vie e Piazza storice di Cinecittà" per la grande disponibilità e il fattivo contributo; Massimiliano Massimiliani, per il suo prezioso contributo, senza il quale questo lavoro sarebbe stato meno ricco di testimonianze e documenti.

Un ringraziamento speciale va a Piero Latino che ha promosso il progetto e seguito con passione tutte le fasi di realizzazione della Mostra. "In questo territorio", spiega il consigliere Pd, "mi sono sempre prodigato ad attingere a notizie relative alla sofferenza che questa popolazione in passato ha subito dai nazi fascisti. Infatti, questo  territorio è l'unico quartiere di roma capitale con una medaglia d'oro   al valor civile concessa dal Presidente della repubblica Ciampi. Sono orgoglioso di poter affermare che c'è stata una solidarietà dalla cittadinanza tutta per un buon esito affinché la mia proposta fosse del tutto condivisa. Abbiamo scelto dopo alcune verifiche ed assemblee popolari il sito della Torre del Quadraro, proprio perchè la stessa, ha dato origine al nome di un vasto territroio circostante che fino agli anni 30 era denominato Podere Quadraro che al suo interno conteneva le zone che oggi conosciamo con i seguenti nomi: Cecafumo, Lamaro, Don Bosco, Cinecittà, Appio Claudio, Quadraro".

Entusiasta è Pietro Aureli, presidente centro sociale anziani "La Torretta" ed il Comitato di Gestione dell'intero centro anziani: "Siamo onorati di rappresentare questa mostra multimediale, anche se vogliamo che si sappia che non viene fatta a scopi politici, ma esclusivamente per ricordare le sofferenze della popolazione di questa zona storica di Cinecittà. Gli over 50 sono davvero fieri e sempre pronti ad appoggiare qualsiasi battaglia al fine di rendere più vivibile il quartiere senza dimenticare le proprie radici. I filmati proiettati, le foto,  presentati, sono il frutto di una produzione originale che ntegra i lavori prodotti negli anni".

Anche Amleto Lanna, presidente dell'associazione, Vie e Piazze Storiche di Cinecittà parla del progetto in termini entusiastici: "Noi siamo sempre aperti a queste manifestazioni che riguardano il dolore e le angherie che ha vissuto la nostra storica zona. Dolore e angherie che, al di là di schieramenti e idee politiche di ognuno dei membri della nostra associazione, sono per noi il monito per combattere giorno dopo giorno contro il degrado e per un futuro migliore dei nostri figli e nipoti. E' infatti fondamentale ricordare che ancora oggi molti nostri concittadini hanno ancora in seno allle proprie vitele sofferenze accadute proprio il 17 aprile del 1944 ad opera dei nazisti. Le foto e le gigantografie che caratterizzano quest'esposizione rappresentano il contributo alla città e al ricordo di una vicenda che resterà per sempre una cicatrice della nostra storia".

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