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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Don Bosco: alle “Stelle dello sport” manca sempre una palestra

Gli unici atleti con disabilità intellettiva del territorio, continuano ad allenarsi dividendosi tra due scuole. "Ci servirebbe sempre una palestra: solo così potremmo crescere"

Ci sono delle stelle nel firmamento sportivo municipale, che restano un po’ in ombra. Nonostante l’impegno della Star Games Sport, l’associazione dilettantistica che da molti anni, e con tanti sacrifici, li allena. I campioni dello sport si sono distinti in Atletica leggera, Danza artistica e più recentemente Bowling. Parliamo di atleti che, da Don Bosco al Quadraro, hanno arricchito il medagliere azzurro più di quanto non siano riusciti a fare molti altri sportivi. Il tutto, sotto la guida di Priamo Enea, il presidente della Star Games Sport.

L'UNICA REALTA' DEL TERRITORIO - “La nostra è l’unica realtà nel territorio municipale che permette a persone con disabilità mentale di praticare dello sport. I nostri ragazzi, down ed autistici, si allenano costantemente, due volte alla settimana. E poi vanno a fare gare con Special Olympics Italia e con il Fisdir del CONI. Con Special Olympics – ci racconta Enea – sono stati negli Stati Uniti, in Grecia ed il prossimo anno di nuovo a Los Angeles”.

ALLENAMENTI E AUTOFINANZIAMENTO - La squadra dei Giochi Stellari, è composta da una dozzina di elementi. “Gli allenamenti si svolgono in una scuola di Don Bosco, l’ex Italo Svevo, oggi Rita Levi Montalcini ed in un’altra del Quadraro. Nel primo caso dalle 18 alle 19.30. Nel secondo dalle 20 alle 21.30. Tutti e due i gruppi, si allenano due volte a settimana” ribadisce il signor Enea. La storia di Giochi Stellari già avevamo avuto modo di raccontarla. Ma nonostante l’impegno degli atleti e dello staff che li segue, rispetto al passato non è cambiato nulla. I costi di mantenimento dell’Associazione Sportiva, che si avvale di due istruttori “che svolgono un lavoro importantissimo e che una volta al mese, in maniera volontaria, organizzano anche una pizza con gli atleti”  tutto sulle spalle dei loro genitori.

COME CRESCERE - “Noi avremmo sempre bisogno di ottenere l’assegnazione di una palestra, per organizzarvi attività ludiche e sportive. Con i soldi che in questo modo potremmo ottenere, saremmo in grado di finanziare le attività sportive dei nostri atleti. E magari anche di altri” osserva il Presidente di Star Games, che rimane l’unica realtà sportiva per disabili intellettivi di un territorio estremamente popoloso.

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