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Tuscolano Quadraro / Via dei Consoli

Tra discriminazione ed ignoranza: il cartello davanti la scuola di Don Bosco

Davanti una scuola elementare, un cartello indica l'area di parcheggio del bus per il trasporto di "andicappati". Oltre al refuso linguistico, si mostra scarsa attenzione verso le persone con disabilità

C’è un cartello stradale, a Don Bosco, che è riuscito a centrare due obiettivi in una sola volta. Da una parte infatti, palesa un evidente refuso linguistico. Dall’altra dimostra anche la scarsa sensibilità verso questioni che, al contrario, meriterebbero un approfondimento.

IL CARTELLO DAVANTI LA SCUOLA - La palina con l’insegna “Riservato scuola bus trasporto andicappati”(sic!) è situata “in via dei Consoli, davanti la scuola Giacomo Puccini – ci scrive Emanuele Falcetti, rappresentate locale dell’Altra Destra –  le istituzioni non si sono rese conto di quel cartello? Eppure non mi sembra che in quella scuola ci siano ‘andicappati’. Forse ci saranno studenti disabili, no?”

SENSIBILITA' LINGUISTICA - La questione non è di poco contro. Al di là del refuso linguistico, c’è infatti la questione terminologica. Qualche anno fa, Special Olympics, l’Associazione che nel mondo fa praticare sport a 3 milioni di persone con disabilità intellettiva, aveva lanciato un’importante campagna, che forse andrebbe ricordata.

NO ALLE BARRIERE LINGUISTICHE - “ Come leader nella promozione dell’accettazione delle persone con disabilità intellettiva, Special Olympics si oppone al pregiudizio ed alla discriminazione lavorando in modo continuo per eliminare gli stereotipi legati alle persone con disabilità intellettiva – leggiamo sul sito di Special Olympics Italia – e l’uso della parola “ritardato” (R-Word) è uno di questi”.  Sarebbe utile quindi che, oltre alle barriere architettoniche, si prestasse la giusta attenzione anche per le barriere linguistiche che, spesso involontariamente, possono ingenerare fenomeni di esclusione sociale

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