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Sabato, 27 Aprile 2024
Cinecittà Cinecittà / Via Fabrizio Luscino

"Porto mia figlia in braccio per le scale dell'asilo, aspettiamo da un anno la rampa per disabili"

La piccola Uma, 4 anni, sulla sedia a rotelle, va all'asilo Aldo Fabrizi al Tuscolano. Tutte le mattine la madre è costretta a sollevarla per le scale. "Il Municipio a settembre ci aveva promesso una rampa"

Aspetta da tempo una rampa per salire con le ruote della carrozzella. E invece, ogni mattina, la madre la deve sollevare per le scale. Ha solo quattro anni la piccola Uma, è affetta da una malformazione genetica che la condanna a una grave invalidità, è residente nel quartiere Tuscolano e va all'asilo Aldo Fabrizi, in via Fabrizio Luscino. Qui alla signora Stella, mamma di Uma, avevano promesso un montascale all'inizio dell'anno scolastico. L'anno è finito e del montascale neanche l'ombra. 

"E' veramente ingiusto, sia per Uma che per tutti gli altri bambini che ne hanno bisogno. A settembre il Municipio ci aveva assicurato che sarebbe stata la prima cosa nel bilancio, e invece niente. Tutte parole al vento". Tra l'altro con la fine dell'anno non finisce l'incubo, perché la piccola continuerà ad andare nello stesso plesso scolastico per frequentare le elementari. Dopo tante "parole al vento" la madre ha fatto domanda protocollata al Municipio - "così adesso abbiamo anche una richiesta scritta" - la risposta dovrebbe arrivare entro un mese, condizionale inevitabile visto che sono già trascorsi nove mesi e nessuno si è fatto carico di Uma.

"Roma resti la città civile che è sempre stata, è questa la reale accoglienza che possiamo fornire ma che non si vuole dare". Il consigliere regionale del Lazio, Fabrizio Santori, ha inviato una nota urgente al Sindaco di Roma Marino sul caso di Uma. Che purtroppo, speriamo sia l'ultimo, ma certo non è il primo. 

A MONTEVERDE - Abbiamo già raccontato la storia di Luca, 12 anni, studente della scuola media Fabrizio De Andrè di Monteverde. Il ragazzo è in sedia a rotelle e non può accedere alla sala mensa perché dei gradini gli impediscono l'accesso. Barriere architettoniche che lo costringono a rimanere in aula, o a essere portato in braccio dagli insegnanti di sostegno per pranzare con i compagni. Anche qui tante le promesse del Municipio, sempre disattese. 

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