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Cinecittà Centro Storico / Via Filippo Foti

Via Foti, un parco tra degrado, abbandono e la rabbia dei cittadini

Interi tratti di verde sommersi da qualsiasi genere di sporcizia, rimasugli di vestiari, rifiuti, scorie di ogni tipo di animale: benvenuti in un uno dei parchi più grandi di Cinecittà est che è anche uno dei più degradati

immag000Un parco di circa quattromila metri quadrati nel quartiere di Cinecittà est nel totale degrado. Il parco di via Foti, punto verde dell'intero rione, che collega la via del parco alle altre tre vie principali del quartiere (via Bruno Gentile, viale Bruno Rizzieri, viale Antonio Ciamarra), è completamente abbandonato. Il Municipio però stavolta non c'entra.

La salvaguardia delle zone verdi dipende soltanto dal Comune. Secondo le dichiarazioni degli abitanti del quartiere, la gestione di questo parco, punto di passaggio dei residenti, non è stata mai presa in considerazione dalle varie amministrazioni comunali. Sono anni che il Comune non interviene.

Troppi i segni di trascuratezza. Lampioni alti cinque metri intorbidati da querce, che non sono potate da vent'anni, e quindi, inutili ad illuminare il percorso dei viandanti. Rimasugli di vestiari, rifiuti, scorie di ogni tipo di animale. Interi tratti di verde sommersi da qualsiasi genere di sporcizia.

Oppure sono diventati accampamenti di rom, che anche se per brevi periodi, si impadroniscono del territorio obbligando i cittadini a fare dietro front. Via Gentile è una strada senza uscita, che ha per unico sbocco il parco di via Foti; passarci in certe ore è diventato pericoloso. Eppure la strada è un punto nevralgico, perché è il luogo in cui si trovano due scuole e il centro sportivo. Passano ogni giorno circa cinquemila bambini insieme con i genitori e gli anziani. Insomma, le categorie più da salvaguardare sono quelle più a rischio. E' ovvio che il comitato di quartiere non ci sta.

Dal 2004 tentano invano di chiedere al Comune e alle autorità competenti di provvedere alla costruzione del passaggio per collegare via Gentile al parco, oltre che reclamare la disinfestazione e la pulizia dell'area. Ma si sa, l'Italia è un Paese strano. La responsabilità è sempre di chi ci sta a fianco. Per la costruzione del passaggio pedonale deve provvedere il Municipio. E' loro, la gestione. Per la pulizia del parco, invece, la responsabilità è del Comune. Però una battaglia sono riusciti a vincerla.

Perché il Municipio ha provveduto alla costruzione di un passaggio pedonale, sottraendo del terreno alla scuola elementare. Ma se c'è il passaggio pedonale e il parco è ostruito dai rifiuti, a cosa serve il passaggio? Si trovano punto e a capo.

I rappresentanti di quartiere si sfogano con un pizzico di mordace sarcasmo: "Abbiamo scritto dal 2004 ad oggi a tutte le autorità competenti: al Comune, al Municipio, all'U.O.T. (Unità Operativa Tecnica) e all'Unità Operativa del Servizio Giardini. Hanno risposto, ma si passano la palla tra di loro. L'U.O.T. lavora per conto del Municipio e interviene solo per ristrutturazioni o interventi sulla strada. L'Unità Operativa del Servizio Giardini, è l'ufficio gestito dal Comune, però non interviene per garantire l'illuminazione del giardino, perché secondo loro dovrebbe essere compito del Municipio. Quanto dobbiamo aspettare, per dare sicurezza ai nostri figli e ai nostri anziani? Se sono a conoscenza del problema, perché Municipio e Comune, o chi per loro, non si confrontano per giungere ad un accordo?".

L'ultima risposta è giunta tre giorni fa da parte dell'Unità Operativa Servizio Giardini del Comune di Roma. L'intervento di riqualificazione si realizzerà "compatibilmente con le risorse umane e finanziarie e le priorità di intervento." In poche parole, non ci sono né soldi, né personale.

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