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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Cinecittà Lamaro: tornano i sigilli all’Osteria del Corto Circuito

Apposti i sigilli alla struttura del Corto Circuito, ritenuta abusiva, che ha sostituito l'edificio andato in fiamme. Gli attivisti ricordano che da un anno è stato presentato il progetto per un nuovo padiglione "ma il Comune ci tiene a bagnomaria"

Tornano i sigilli nello storico Centro Sociale di Cinecittà Lamaro. Ancora una volta gli uomini della Polizia Municipale, hanno messo il nastro giallo intorno alla struttura principale del Corto Circuito. E' stata infatti chiusa l’Osteria, realizzata all’interno di una grande tenda bianca, che campeggia davanti all’ingresso.

LA STRUTTURA ABUSIVA - “Si sono presentati verso le due prima tre persone in borghese, quando ancora il Corto era chiuso, poi sono arrivati gli altri agenti in divisa – ci racconta Franco, un attivista – e quindi per la terza volta hanno apposto i sigilli alla nostra Osteria, perché viene considerata una costruzione abusiva. Certo – commenta – fa un po’ ridere pensare che vengano messi ad una struttura mobile come questa, quando ci sono interi quartieri e ville miliardarie sull’Appia, che sono state costruite senza permessi”.

IN ATTESA DI UNA RISPOSTA - A proposito di permessi, l’attivista torna più volte su un concetto. “Rimanere sotto questa tenda, non è certo il sogno della nostra vita. L’abbiamo montata perché è andato a fuoco una struttura che fungeva da centro polifunzionale e da un anno siamo in attesa che il Comune ci faccia sapere se approva o meno il nostro progetto. Vogliamo costruire un nuovo padiglione, ma la lentezza di questa burocrazia, ci tiene a bagnomaria da quasi un anno”.

IL QUARTIERE - Eppure la vitalità di questo centro sociale, attivo da oltre due decadi, è nota nel territorio. “Il Corto Circuito –chiarisce l’attivista – è frequentato da un’umanità varia,  carattarizzata da anziani, bambini, giovani del quartiere. In 25 anni si è radicato in maniera tale da attirare anche una frequentazione anomala rispetto a quella che si è abituati a pensare per i Centri Sociali. Qui vengono anche famiglie intere la sera”. Al momento del nostro arrivo 

LE ATTIVITA' - Sul piano della attività svolte, Franco ci spiega che “presentiamo libri, facciamo concerti e  spettacoli teatrali” all’interno della struttura per “dissequestrare” la quale, lo scorso settembre era stata organizzata una festa. “Poi c’è la palestra dove ci sono corsi di arti marziali, di ginnastica generale che sono aperti al quartiere. C’è una scuola popolare dove si fanno ripetizioni gratuite. C’è un campo di calcetto, i giochi per i bambini insomma  - conclude l’attivista - questo posto è frequentato ogni giorno da centinaia di persone, perché i motivi per venirci sono tanti. Quindi noi restiamo in attesa di ricostruire, speriamo che la burocrazia si muova”.

I sigilli al Centro Sociale Corto Circuito

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