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Venerdì, 26 Aprile 2024
Anagnina Anagnina / Via Carli Gian Rinaldo

Scritte sul muro per umiliare un ragazzo con il Covid: “Gesto inqualificabile, ma mio figlio è già guarito”

A Gregna Sant'Andrea un giovane in quarantena è stato vittima di bullismo. La madre" Sull'edificio del Comitato di Quartiere la scritta per umiliarlo"

In via Gian Rinaldo Carli, nella periferia sud-est della Capitale, c’è un giardino pubblico. E’ recintato ed al suo interno sono presenti panchine, arredi ludici ed un edificio pieno di scritte. Una di queste, però, è stata recentemente cancellata. Perché aveva preso di mira un ragazzo.

Un gesto umiliante

Sul muro dell’edificio, in passato destinato alla parrocchia oggi sede del Comitato di Quartiere, è stato disegnato un simbolo fallico. Al suo interno, il cognome di un giovane residente è stato associato all’inequivocabile scritta “Covid 19”. Un gesto che la famiglia del ragazzo, un diciannovenne, ha subito stigmatizzato definendolo “inqualificabile”.

Il racconto 

“Siamo stati informati di quella scritta inqualificabile da alcuni parenti perché noi – ha raccontato la madre del giovane – siamo stati tutti in quarantena. Quest’estate, mentre eravamo in vacanza in Toscana, non mi sono sentita bene e sono dovuta andare in ospedale. Lì hanno chiesto di eseguire il test sierologico anche a mio marito ed ai miei figli ai quali è stato effettuato anche il tampone”. L’esito positivo, riscontrato su uno dei due, ha spinto la famiglia a rientrare subito a Roma.

L'iniziativa della madre

“Prima uno poi l’altro figlio sono risultati asintomatici. Il più grande, di diciannove anni, ha una comitiva di amici a Gregna Sant'Andrea. E per questo ho pensato fosse utile, tramite la pagina facebook del Comitato di Quartiere, avvertire anche le altre famiglie. Anche perché sono tanti i casi positivi riscontrati nel quartiere”.

Il lieto fine

A Gregna Sant’Andrea, su una popolazione di circa 6mila abitanti, sono stati registrati 24 positivi al tampone. Uno di loro, però, è stato messo alla berlina dalla scritta. La vicenda, per fortuna, ha avuto un epilogo positivo. “Ora mio figlio è guarito, l’ultimo tampone è risultato negativo e la scritta ci è stato riferito che l’hanno già cancellata” ha spiegato la madre. Ha prevalso il buon senso.
 

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