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Osteria del Curato: “A che serve una rotatoria? Passa un’auto ogni 10 minuti”

Ancora senza risposta i quesiti dei residenti, circa la pubblica utilità di una rotatoria su via di Cinquefrondi . Il Comitato di Quartiere, dopo aver chiesto spiegazioni a Masini e Caudo, annuncia azioni legali

Non sono arrivate le risposte attese. Le domande che i residenti hanno rivolto all’amministrazione, circa la pubblica utilità della rotatoria, sono rimaste sul piatto. Il Comitato di Quartiere, in alcuni passaggi supportato dalla Comunità Territoriale, ci ha provato in ogni modo. Scrivendo email e lettere. Ma anche cercando un coinvolgimento diretto dell’Assessore Caudo, presente alla  recente Conferenza Urbanistica Cittadina.

LA DISPONIBILITA' AL CONFRONTO - “Ma come facciamo a fidarci dopo tutto il vissuto di questa città? Noi siamo propositivi e ad esempio, rispetto alla densificazione, ci siamo espressi in maniera diversa dal municipio - ha ricordato in Conferenza Elio Graziani, mostrando comunque un'apertura –  abbiamo detto proviamoci, entriamo nel merito, mettiamo le carte sul tavolo e vediamo cosa tiriamo fiori dai cittadini. Il nostro ruolo, lo sappiamo, è quello di tenere gli occhi aperti”. E gli occhi del Comitato di Quartiere sono addirittura spalancati.

DISPERSIONE DI DENARO PUBBLICO - “In questi giorni stiamo vivendo una vicenda ‘simpatica’. C’è un altro strumento urbanistico, nel nostro quartiere, che vede realizzare un’opera pubblica che non è tale”. Il riferimento è ancora una volta alla rotatoria di via Cinquefrondi.“ Secondo me non c’è una ratio urbanistica ma solo dispersione di denaro pubblico. Lì passa una macchina ogni 10 minuti.  Ci venissero a spiegare cosa vogliono farvi, ma con i dati alla mano. In base ai livelli di traffico quindi,  devono spiegarci qual è la necessità di quell’infrastruttura che vogliono realizzare abbattendo, per giunta alberi che 20 anni fa ci siamo battuti per far piantare”.

PRONTI I RICORSI - Oltre all’Assessore all’Urbanistica, più volte è stato sollecitato anche quello ai Lavori Pubblici ed alle Periferie, Paolo Masini. “Non è mai pervenuta risposta alle nostre richieste d’incontro – hanno ricordato in una nuova lettera Graziani e Battisti –  le nostre richieste  erano nate dal fatto di voler cercare insieme soluzioni che tenessero in buon conto delle garanzie di salvaguardia ambientale". Quello che i due portavoce volevano era comprendere la finalità dell'investimento, derivante da un'opera di compensazione di un consorzio edilizio. e contestualmente verificare la possibilità di salvaguardare le alberature.  “Dal momento che siamo fermamente convinti che quanto si vuole realizzare in loco non corrisponde a tali criteri – osservano il Presidente del CdQ e quello della Comunità Territoriale – oltre ad avvalerci dei normali metodi democratici, interesseremo anche gli Organi deputati al controllo amministrativo/contabile”.

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