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Osteria del Curato, prende forma il Centro Polifunzionale: sarà “un reale spazio di democrazia”

Terminerà a dicembre la struttura tra via Casale Ferranti e via del Fosso di Gregna. L'edificio era stato a lungo sognato dai residenti: "la sua importanza, dipenderà dalle iniziative che sapremo svilupparvi"

E’ molto più di un sogno. La struttura del Centro Polifunzionale dell’Osteria del Curato prende rapidamente forma. Ed i cittadini, che a lungo lo avevano desiderato, lo guardano con aspettative crescenti. Il piccolo quartiere soffre  da tempo d'un profondo paradosso: la voglia di partecipare alla vita sociale è di buon livello, e tuttavia  finora sono mancati edifici in grado di soddisfare questo bisogno. Ma la musica sta per cambiare.

LA FUCINA DELLE IDEE - A dicembre la struttura, che consta di due edifici collegati, sarà infatti terminata. E per il prossimo inverno, non sarà più soltanto “un’idea, poichè diverrà una realtà che le idee dovrà riuscire a contenerle” ha premesso  Elio Graziani, commentando l’avanzamento dei lavori del centro Polifunzionale. “E' ora, quindi, che le idee cominciamo a formularle, in modo da averle chiare al momento che la struttura sarà disponibile, consci che essa darà una reale opportunità di promozione sociale, e siamo noi cittadini ad avere l'onere di riempirla di contenuti”.

GLI INCENTIVI ALLA PARTECIPAZIONE - Il ragionamento di Graziani, è stringente. “L’utilità del Centro, e quindi la sua importanza, dipenderà dalle funzioni e dalle iniziative che saremo in grado di svilupparvi”. Un invito ad una crescente partecipazione che questo comitato, federato nella Comunità Territoriale del VII,  da tempo continua a promuovere. Basti pensare alla recente elaborazione di alcuni questionari - ancora online -  con i quali si chiede ai residenti di esprimersi su come desiderano trasformare  il proprio quartiere. Per ora, “abbiamo raccolto circa 350 questionari – ci ha spiegato Graziani – cui vanno aggiunti quelli compilati dai dipendenti della BCC / ICCREA”.

UNO SPAZIO DI SPERIMENTAZIONE PERMANENTE -Tornando al Centro Polifunzionale, il Presidente Graziani ricorda che “avremo a disposizione uno spazio di gestione comune, e, in quanto tale, ogni idea dovrà essere discussa e decisa insieme, scegliendo e dando ordine di priorità a quelle che riscuoteranno maggior attesa. Insomma, uno spazio di sperimentazione permanente di partecipazione attiva - un vero spazio di democrazia - espressione troppo spesso abusata, ma che è intenzione comune connotarla del suo senso originario”. Democrazia partecipativa, dunque. Con   “il Comitato di Quartiere che assumerà un ruolo di garanzia, affinché le regole condivise trovino applicazione attraverso un processo decisionale pubblico, di cui l'Assemblea sarà l'organo deliberativo”. Con queste premesse, il Centro Polifunzionale dell’Osteria del Curato rischia di trasformarsi in un modello da replicare  anche negli altri quartieri. Una fucina di idee e di iniziative, almeno nelle intenzioni, di cui tutto il territorio potrà giovarsi.

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