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Campo La Barbuta: contro i roghi chiesto l'intervento di Salvini

Comitati ed associazioni del Municipio VII rivolgono un appello al ministro degli Interni: "I roghi non vanno solo spenti, bisogna impedirli"

Entro il 31 dicembre del 2020 il Campo Nomadi de La Barbuta chiuderà definitivamente. La Croce Rossa italiana sta operando attivamente per rispettare la scadenza, imposta nel cosiddetto Piano rom. Si tratta di garantire un percorso d'integrazione alle 99 famiglie che popolano il campo di Ciampino. Significa trovare un alloggio alternativo, sfruttando il bonus messo a disposizione dal Campidoglio. Ed al tempo stesso occorre aiutare i rom a confrontarsi con il mercato del lavoro.

L'appello dei romani

In attesa che il destino de La Barbuta si compia e che il campo realizzato durante l'amministrazione Alemanno, venga smantellato, occorre dare risposte anche ai cittadini romani. I residenti delle aree limitotrofe da anni convinvono con i roghi organizzati all'interno dell'insediamento. "Le segnalazioni continue dei cittadini costretti ad inalare i quasi costanti fumi tossici, restano lettera morta" lamenta la comunità territoriale del Municipio VII. Con una lettera aperta, la rete che unisce comitati di quartiere ed associazioni, chiede di mettere in campo "misure per reprimenre il fenomeno dei roghi". Le proteste e le manifestazioni di piazza non hanno sortito l'effetto sperato. Nel corso degli ultimi anni si sono registrati numerosi appelli al Municipio, al Comune ed al Prefetto. Senza che nulla cambiasse.

L'appello a Matteo Salvini

"Visto che la Sindaca e il Prefetto non sono riusciti nell'intento, chiediamo al ministro dell’Interno Salvini un intervento risolutivo in proposito, Cosa che è nei suoi poteri".  Il numero uno del Viminale e la prima cittadina di Roma, nella mattinata del 25 luglio si sono incontrati in Campidoglio. Ed hanno affrontato questioni legate al fturo dei campi rom. Entrambe hanno fatto ampi riferimenti al bisogno di garantire legalità. "Non Non vogliamo discriminare nessuno ma chiediamo parità di diritti e doveri -  ha ricordato Raggi, aggiungendo che – questa amministrazione è dalla parte della legalità". Ancora più esplicito è stato Salvini "I bambini devono andare a scuola, le auto vanno assicurate, va fatta la dichiarazione dei redditi e i roghi tossici non fanno parte della legalità".

Il ripristino della legalità

Su quest'ultimo aspetto, in particolare, si registra la piena convergenza delle associazioni e dei comitati che popolano il VII Municipio. "I roghi debbono essere impediti – aveva ricordato la Comunità territoriale –  e non vanno spenti dopo che sono stati attizzati, spandendo le loro tossine nei quartieri circostanti". Impedirli, come correttamente ricordano i cittadini, significa salvaguardare anche  coloro che vivono dentro al campo e sono costretti a subirli. Il ripristino della legalità, in tal senso, distribuirebbe benefici a tutti. Al Ministro degli Interni il compito, secondo l'appello rivolto dai cittadini, di mettere a disposizione gli strumenti per realizzare quest'obiettivo.

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