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Parco Appia antica, Legambiente: "Delocalizzazione è una grande operazione ambientale"

Legambiente sostiene che la delocalizzazione delle aree abusive nel Parco è "una grande operazione ambientale, che valorizza un primo ambito di cinquanta ettari di straordinario interesse archeologico e naturalistico"

Una misura che consentirà la delocalizzazione delle attività situate abusivamente all'interno di una delle aree più prestigiose e belle di Roma. L'assemblea capitolina ha approvato la delibera con la quale di fatto si contrasterà l'abusivismo nel Parco dell'Appia antica permettendo l'acquisizione delle aree abusive da parte del Campidoglio. La notizia è accolta positivamente da Legambiente seonco cui “la delocalizzazione dei capannoni e delle attività improprie dal Parco dell'Appia Antica, approvata dall'Assemblea capitolina, è un atto davvero importante, dopo tanti anni finalmente sarà possibile avviare una grande operazione ambientale, che valorizza un primo ambito di cinquanta ettari di straordinario interesse archeologico e naturalistico".

Secondo Cristina Avenali, direttrice di Legambiente Lazio, "quella che si avvia è un'esperienza unica sul piano nazionale, frutto del grande lavoro portato avanti dall'Ente parco e fiore all'occhiello del piano d'assetto dell'area protetta, un'operazione che Legambiente ha da sempre sostenuto con convinzione e che avviene con il consenso e la partecipazione delle stesse aziende, ormai consapevoli che all'interno del parco per loro non c'è sviluppo, e che restituisce al parco cinquanta ettari di terreni di grande pregio, da mettere subito a disposizione dei cittadini". Ma per Legambiente la battaglia non finisce qui: "Bisogna concludere l'operazione allargando alle aree che finora non sono parte della delocalizzazione e alle aziende che non hanno ancora aderito, agli assurdi sfasciacarrozze, fino ad alcuni centri sportivi, e certo sarebbe davvero ora che la Regione Lazio approvasse il piano d'assetto del parco".

"Quel parco è speciale, racchiude tesori archeologici e paesaggistici inestimabili -la via Appia Antica, la valle della Caffarelletta, l'area archeologica della via Latina, quella degli Acquedotti-, è una risorsa che troppo spesso viene dimenticata quando si parla del futuro di Roma e del Lazio, un po' come avviene per tutte le aree protette, troppo spesso bistrattate, commissariate, lasciate senza fondi, con piani d'assetto non approvati per lungo tempo, e invece grandissime risorse per il nostro futuro.”

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