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Tuscolano Don Bosco / Via Flavio Stilicone

Don Bosco: le occupazioni di via Flavio Stilicone approdano in Consiglio Municipale

Il Movimento 5 Stelle porta in aula il tema delle 18 occupazioni dei negozi sfitti di proprietà dell’INPS in via Flavio Stilicone. Lozzi (M5S): “Lì il problema dell’emergenza abitativa si scontra con quello della sicurezza”

In via Flavio Stilicone, in zona Don Bosco, da alcuni anni diversi locali situati al pian terreno, di proprietà dell’INPS, sono stati occupati. Si tratta di un fenomeno conosciuto ed in espansione, che il Movimento Cinque Stelle ha portato in aula Consigliare,  attraverso una mozione, poi bocciata dalla maggioranza.

LE OCCUPAZIONI - “Dal 2011 è iniziata l'occupazione abusiva dei negozi sfitti di proprietà dell'INPS in via Flavio Stilicone, all'interno dei quali sono stati effettuati lavori  di ristrutturazione edilizia senza relativa autorizzazione – spiega la capogruppo Monica Lozzi -  Ad oggi i locali occupati sono 18. Gli abitanti abusivi di tali immobili, non avendo l'allaccio diretto per l'erogazione del gas, utilizzano dei bomboloni in locali non censiti come abitazioni con rischi di  fughe di gas pericolose per i condomini e per i stessi occupanti, tra  cui si evidenzia la presenza di bambini”.

UNA VICENDA NOTA - La situazione, si diceva, è nota tanto ai residenti quanto alle istituzioni. “Esistono, infatti, tre esposti alla Procura, due alla Polizia Municipale per abusi edilizi (5/4/2013 e 8/3/2013), denunce all'INPS – ricorda Lozzi - rilievi dello stato di fatto e della pericolosità urbana delle cucine allacciate nei seminterrati, impianti elettrici  artigianali, interventi delle Forze dell'Ordine e dei Vigili del Fuoco e una diffida di ottobre 2013 avanzata dai  condomini nei confronti degli Enti Pubblici interessati (INPS, MunicipioVII e Comune) al fine di intervenire  ognuno per quanto di propria competenza per risolvere il problema”.

IL DISIMPEGNO DELL'INPS - “I locali abusivamente occupati sono di proprietà dell'INPS e per essi l'Ente paga i ratei condominiali con i soldi della collettività  - valuta la Capogruppo del M5S  - mentre dal loro regolare  affitto potrebbe ricavare degli utili.  Il problema dell'emergenza abitativa – aggiunge poi -  nel caso specifico  viene a scontrarsi con il problema della sicurezza dei cittadini e con quello dell'infiltrazione di attività criminali nel territorio”.

LA MOZIONE RESPINTA - In considerazione di ciò il M5S del VII Municipio ha  proposto una mozione nella quale si impegnava il Presidente Fantino e la Giunta del Municipio Roma VII “a prendere tutte le informazioni atte ad accertare la situazione attuale dei locali occupati di via Flavio Stilicone.  A chiedere all'INPS un'assunzione di responsabilità in qualità di proprietaria e quindi custode dell'immobile per porre rimedio alla situazione di illegalità presente nei locali di sua proprietà – inoltre la mozione impegnava il Presidente  Fantino a -  contattare il Dipartimento Politiche Abitative, il cui compito è quello di occuparsi di problematiche relative  alla casa e all'assistenza alloggiativa. Ed a sollecitare l'intervento dell'Ufficio Coordinamento della Sicurezza – Patto per Roma che ha potere di coordinamento degli interventi sulla sicurezza urbana, anche collegati a fenomeni di degrado ed emarginazione socio-economica”.

LA DELUSIONE DEL M5S - La mozione, è stata bocciata dalla maggioranza del Consiglio Municipale. “Essendosi la Presidente Fantino informata della situazione presso le Forze dell'Ordine – ricorda Lozzi -  si è ritenuto concluso il compito del Municipio e quindi la mozione superata. Ma non è stato attuato nulla di ciò che era richiesto nella mozione – ha aggiunto la Consigliera, che ha poi concluso dicendo che -  Consideriamo  allucinante nonché vergognoso che un organo politico lasci passivamente in  mano a gruppi criminali lo sfruttamento di una situazione di indigenza, prodotta nel qual caso dall'emergenza abitativa, che dovrebbe essere risolta attivamente dalle Istituzioni e non solo evitando di guardare la speculazione  e l'illegalità che dietro tale fenomeno si cela”.

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