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Venerdì, 26 Aprile 2024
Tuscolano

Il Pdl nel X municipio: “Ecco perché diciamo no a piazzale Maricica”

Dedicare il Piazzale alla povera Maricica significherebbe ghettizzare ancora di più la Comunità Romena

Il Gruppo PdL del X Municipio sposa le parole del Procuratore della Repubblica Antonio Calaresu, che, incaricato di seguire questo triste caso, ha dichiarato "Troppo rumore e troppo clamore non aiutano le indagini e non vorrei correre il rischio di mancare di rispetto alle sofferenze che sono coinvolte in un procedimento giudiziario per omicidio. Sono abituato a lavorare nel massimo silenzio e nel massimo riserbo".

Anche noi riteniamo, oggi, che si sia sollevata troppa attenzione mediatica su questo caso, ed il rischio di rilasciare dichiarazioni che possono urtare la sensibilita' delle persone coinvolte, il loro dolore, e' grande.

Tuttavia non siamo assolutamente d'accordo con la proposta del Presidente Medici di intitolare il Piazzale della Stazione Anagnina alla memoria della povera Maricica.

Quel luogo, a causa delle politiche di disgregazione della Giunta Medici e' stato ridotto ad una "riserva" di cittadini Romeni, che, ogni Domenica, li' si riuniscono per incontrarsi come se avessero diritto solo ed esclusivamente ad un anonimo spazio di periferia, lontano dalla città di Roma.

Dedicare il Piazzale alla povera Maricica significherebbe ghettizzare ancora di piu' la Comunita' Romena, quindi. Creerebbe ulteriori barriere, demarcando i limiti disegnati da chi ha creduto che l'integrazione si favorisca isolando le comunita'.

Tre anni fa, nella nostra stessa citta', una giovane Romana, Vanessa Russo, fu barbaramente uccisa da una cittadina Rumena. Una donna che compie un atto violento contro un'altra donna. Avvenne alla Stazione Termini, sulla metropolitana. Un caso analogo a quello di oggi, la cittadina Rumena non voleva uccidere, ma, purtroppo, Vanessa mori', colpita da un ombrello che entro' nel suo occhio per arrivare al cervello. Non crediamo che se quella Stazione fosse stata intitolata alla povera Vanessa cio' avrebbe favorito il processo di integrazione da tutti auspicato.

Ricordare ogni giorno che li' una cittadina Italiana ha perso la vita per mano di una cittadina Rumena avrebbe solo esacerbato gli animi ogni giorno e piu' di quanto non lo siano oggi a seguito di questa ennesima tragedia.

A Vanessa Russo e' stato dedicato un Parco al Labaro. Tre anni dopo. Un luogo che evoca pace, serenità. Lo stesso che vorremmo venisse dedicato a Maricica. Per questo diciamo no alla proposta del Presidente Medici. Meglio una scuola, un parco, un luogo dove insegnare ai piccoli l'integrazione, il rispetto, l'amore. Cosi' come Maricica avrebbe voluto insegnare alla sua bambina. Cosi' come Vanessa Russo avrebbe voluto insegnare ai propri bambini, che non ha mai avuto perche' il suo tempo e' stato deciso troppo prematuramente.

Ricordiamo che quella cittadina Rumena e' stata condannata tre anni fa, a sedici anni di reclusione, senza dimenticare che la stessa tento' di fuggire dopo l'omicidio e fu arrestata a 400 chilometri da Roma dopo alcuni giorni.

Una targa si appone dove una persona e' morta vittima di una violenza premeditata e questo non e' il caso. La stessa targa proposta dal Presidente Medici e dalla sua maggioranza, contro la violenza alle donne e' stata gia apposta nel luogo dove e' stata rapinata, stuprata ed uccisa da un cittadino Rumeno la povera Signora Reggiani, tre anni fa, alla Stazione FF SS di Tor di Quinto.

Senza voler in alcun modo giustificare l'atto tremendo compiuto ai danni della povera Maricica, che, ripetiamo, condanniamo fermamente, in questo caso siamo di fronte ad un evento dalle circostanze diverse, come quello che ha portato, ripeto, alla morte di Vanessa Russo. E come tale, a nostro avviso, dovrebbe essere affrontato, per evitare qualsiasi speculazione e differenziazione.
Un parco, una scuola quindi, per non dimenticare Maricica e perche' il suo nome non venga ulteriormente offeso da una anonima targa in un anonima stazione di una metropolitana di periferia, ne' usato per denominare un Piazzale che diventerebbe simbolo di ulteriore divisione e ghettizzazione della Comunita' Romena.

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