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Don Bosco Anagnina / Via Tuscolana

Appio Claudio: dalle medie di Circonvallazione Tuscolana si esce solo accompagnati

A breve gli studenti non potranno più rincasare da soli

Da scuola si esce solo se accompagnati. Da lunedì 23 ottobre gli studenti delle medie di via Lemonia, potranno lasciare l'istituto soltanto in presenza dei genitori. In alternativa, ai cancelli potranno presentarsi delle persone delegate, a condizione che la loro identità sia stata preventivamente comunicata. Le disposizioni, comunicate alle famiglie dalla diregente scolastica dell'Istituto Comprensivo Parco degli Acquedotti, sono piuttosto stringenti.

Cosa prevede la legge

C'è un motivo se si è scelto d'intraprendere una strada recentemente percorsa anche da altri istituti. C'è un vuoto legislativo. Meglio, per dirla con le parole della preside "esistono evidenti lacune nella normativa". Tuttavia sono  "colmate da sentenze di numerosi tribunali, tutte con lo stesso orientamento in proposito". Indicano cioè nella figura del docente, un soggetto penalmente rilevante. D'altra parte, come scritto nella lettera inoltrata alle famiglie, l'articolo 591 del Codice penale non lascia molto spazio ai fraintendimenti. "Chiunque abbandona una persona minore di 14 anni e della quale abbia costudia o debba everne cura - si legge nel citato articolo - è punito con la reclusione da 6 mesi a 5 anni". Cosa fare dunque, dal momento che non viene concessa la possibilità di fornire neppure delle liberatorie? Il problema non è di semplice risoluzione. D'altronde non è scontato che due genitori, lavorando,  abbiano la possibilità di lasciare i figli ai nonni o agli zii. Cosa ancor più vera, per quelle famiglie che hanno i propri congiunti in altre città. Un fenomeno tutt'altro che raro nella Capitale.

Gli effetti sulla viabilità della Tuscolana

La scelta intrapresa della dirigente, apre il campo ad una serie di obiezioni. In primo luogo, visto che gli alunni escono grosso modo alla stessa ora, si pone il tema del traffico fuori dalla scuola. Ad oggi alcuni di loro sono abituati infatti a tornare a casa autonomamente. "E' stato previsto l'ausilio della polizia municipale visto che, all'uscita di scuola, si presenteranno tutti insiemi 600 persone, tra genitori e delegati?" vuola sapere una mamma, la signora Laura Denunzio.  

Responsabilità e liberatorie

La decisione della preside, pone sul piatto anche altre questioni, Come quella relativa alla tracciabilità dei cosiddetti delegati.  La signora Denunzio sottolinea infatti l'importanza di tenere un registro dei delegati. Questo perchè, se si vuole essere sollevati dalle responsabilità, occorre "avere una traccia di chi si è presentato". Con il passare dei mesi, potrebbe però divenire particolarmente oneroso gestire questo registro. D'altra parte, occorre prendere fare un ragionamento anche sul sistema delle liberatorio. Per la dirigente scolastica, pensare di autorizzare i figli a lasciare l'istituto da soli, non rappresenta un'opzione praticabile. "Gli atti impropriamente definiti “liberatorie”, in cui i genitori dichiarano di assumersi ogni responsabilità sollevandone la scuola – spiega la preside nella lettera inoltrata alle famiglie – non hanno alcun valore giuridico in sede di accertamento della presenza o meno di una responsabilità penale dell’insegnante preposto alla sorveglianza del minore affidatogli". Ma allora, viene obiettato, "neppure il foglio che firmiamo per mandare i nostri figli in gita è più valido" obietta ancora una volta la signora Denunzio , "perchè serve a sollevare la scuola dalle responsabilità".

Le soluzioni

In generale, sottolinea la mamma, "è fondamentale un'uniformità di comportamento delle scuole": E quindi, in una prospettiva di medio termine, occorre colmare quelle lacune normative, cui anche la preside aveva fatto riferimento. Nell'immediato, i genitori potranno avanzare le loro obiezioni nell'organo loro preposto: il Consiglio d'Istituto. 

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