Rifiuti, Medici: "Questa differenziata è una raccolta al risparmio"

Il Consiglio aperto, a cui hanno partecipato cittadini e comitati di quartiere, è stato un occasione per gli eletti per ascoltare da vicino le esigenze della popolazione e per cercare una soluzione  alle difficoltà incontrate dagli abitanti nell'attuale sistema di rimozione dei rifiuti.  Al consiglio erano presenti inoltre, due responsabili dell'Ama invitati a rispondere alle domande dei residenti, assenti ingiustificati, invece, l'Assessore all'ambiente Visconti ed il Presidente dell'Ama Clarke che all'ultimo hanno declinato l'invito. 

 

PORTA A PORTA A SPINTA - Dopo gli interventi di cittadini, presidenti dei comitati i quartiere, si è passati alla presentazione degli emendamenti da parte della maggioranza, con conseguente votazione alla quale non hanno partecipato però gli esponenti della minoranza.  Hanno poi fatto seguito gli interventi dei tecnici Ama.  La risoluzione del consiglio proposta, prevede la sostituzione dell'attuale modalità di raccolta differenziata con il cosiddetto porta a porta a spinta.

 

Sulla raccolta differenziata abbiamo sentito il Presidente Medici che ha espressi le proprie perplessità: "La sperimentazione così come è stata attuata è quella che sarà esportata sul tutto il territorio romano, malgrado i problemi che ha comportato come lo smaltimento dell'umido, soprattutto qui nel nostro municipio.  Per loro (Ama, ndr) aver raggiunto il 55-60% della raccolta differenziata è un successo. Secondo me invece si tratta di un provvedimento al risparmio, perchè non risolve il problema dei rifiuti organici, tant'è che l'ama è stata costretta a ripristinare i cassonetti verdi, visto la cattiva organizzazione delle isole ecologiche".
 

Secondo il Presidente del Municipio la questione della differenziazione dei rifiuti si concluderà con una soluzione a metà strada:  “Partono con la raccolta differenziata così come l' hanno pensata poi, in seguito ai disagi dei cittadini, riposizioneranno alcuni cassonetti verdi.”  Il Presidente conclude sostenendo che "in questo  modo si tende a ridurre in maniera sensibile la possibilità di fare la raccolta differenziata e di ottenere beneficio da questa".