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Venerdì, 19 Aprile 2024
Don Bosco Quadraro / via dei Quintili

Il Q44 per commemorare il rastrellamento del Quadraro

Sabato 16 e domencia 17 si è ricordato, attraverso una serie di eventi commemorativi, uno degli episodi più efferati dell'occupazione tedesca, avvenuto al Quadraro 67 anni fa. Intervenuti al dibattito Sandro Medici e Giammarco palmieri, presidenti del X e del VI municipio

q44-mediciSabato 16 e domenica 17 si è svolta la commemorazione del rastrellamento del Quadraro, avvenuto 67 anni fa. L'evento celebrativo -denominato Q44- ha avuto inizio nella giornata di sabato presso i locali della chiesa evangelica coreana di via dei Quintili 34, dove alle ore 11.00 si è alzato il sipario sulla rappresentazione teatrale Nido di Vespe. A seguire un dibattito a cui sono intervenuti anche i presidenti del VI e del X Municipio.

Si è proseguito nel pomeriggio al Parco 17 aprile con animazione, proiezione di un documentario (Dalle Stelle al Quadraro) e, alle 21.00, il concerto dei Magic Harp Blues Band. Domenica invece, alle 10.00, è stato il momento della deposizione delle corone presso il monumento ai Martiri del Quadraro di Largo dei Quintili cui è seguito un ciclo-raduno della memoria.
 
Il 17 aprile 1944 le truppe naziste che occupavano Roma, in meno di 6 ore, rastrellarono al quartiere Quadraro circa 1000 persone e le deportarono nei campi di concentramento in Germania. Si trattò di uno degli episodi più efferati dell'occupazione tedesca a Roma, secondo solo ai fatti delle Fosse Ardeatine.
 
Ad aprire il dibattito di sabato il Presidente del VI Municipio Giammarco Palmieri, che ha polemizzato con il Sindaco Alemanno, assente dell'ultimo minuto alle commemorazioni: “Il sindaco ha preferito riunirsi in un teatro romano con i membri di un'associazione neofascista -ha affermato il presidente- e questo marca la netta differenza di valori fra i diversi soggetti dell'amministrazione capitolina”.
 
Fra gli interventi ha spiccato per forza emotiva quello di Sisto Quaranta, testimone diretto dei momenti tragici del rastrellamento, che ha raccontato con partecipazione e incisività alla platea presente.
 
La chiusura del dibattito è toccata invece a Sandro Medici, Presidente del X Municipio, che ha voluto ricordare due dei tratti fondamentali del Quadraro, la profonda radice antifascista (che ai tempi dell'occupazione tedesca gli aveva fatto guadagnare l'appellativo di "Nido di Vespe") e la sua capacità di integrare i molti extracomunitari, soprattutto orientali, che qui si sono insediati, senza traumi sociali.
“Un modello e un'esperienza che - dice Sandro Medici - solo per mancanza di volontà politica non possono essere replicati nel resto della città ed anche altrove”.
 
Attivissimi, nell'organizzazione dei diversi eventi della commemorazione, il Comitato di Quartiere Nido di Vespe e altri soggetti della società civile presenti sul territorio, da apprezzare soprattutto perché il Comune ha latitato e i municipi, come ha ricordato Palmieri “ se fosse stato per loro non avrebbero avuto i soldi neanche per acquistare le corone di fiori”.

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