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Parco degli Acquedotti: le proposte per migliorarne la fruizione

Per migliorare la sicurezza del parco, il Consigliere Antipasqua (Pdl) propone, come già fatto per la Romanina, "pannelli fotovoltaici sopra edifici pubblici limitrofi"

Il Parco degli Acquedotti, molti romani ne converranno, è una delle aree verdi più significative del territorio capitoline. Lo è per la ricchezza dei ritrovamenti archeologici, per la maestosità dell’acquedotto Felice, ma lo è anche perché, grazie alla sua presenza, il Parco Regionale dell’Appia Antica, di cui fa parte dal 1988, può estendersi oltre i confini degli ex municipi XI e IX. E dunque rappresenta, per i residenti del territorio governato da Sandro Medici, un luogo particolarmente apprezzato ma ancora non del tutto accessibile.

IL PROBLEMA DELL’ILLUMINAZIONE - Tuttavia, l’area presenta una serie di difficoltà. "Il parco degli acquedotti, va riconsociuto, è stato salvaguardato  - ha ammesso, intervistato, il Consigliere Pino  Antipasqua (PdL) - ma quello che non va bene è che non risulta fruibile al 100 %. La sera non è illuminato. Allora io ho proposto un sistema fotovoltaico, di sfruttamento dell’energia solare, utilizzando pannelli solari su tutti le scuole limitrofi al parco.  Coprendo i tetti di pannelli, si ottiene una produzione di energia elettrica sufficiente sia alle scuole per il riscaldamento, che per l’illuminazione dell’intero parco”.

I PANNELLI FOTOVOLTAICI - Di questa proposta, tuttavia, come lo stesso Antipasqua ci spiega, ancora non esiste un atto formale. “Io ho presentato un analogo progetto per il parco della Romanina,  perché sono 7 ettari ed è quindi più piccolo -  spiega il consigliere, che poi ricorda che  - C’è  comunque  una delibera dell’attuale consiglio comunale, che prevede di munire tutte le superficie dei centri anziani, delle scuole e degli edifici pubblici, con pannelli per sfruttare l’energia solare”.

LA FRUIBILITA’ DEL PARCO - Ma la carenza d’illuminazione, non rappresenta l’unico disagio dell’area verde .  “Il parco degli acquedotti presenta vari problemi. Dalla citata  sicurezza alla sua manutenzione, dagli abusi, alla bonifica dell’intera area, necessaria per renderlo fruibile. In tal senso va risolta la questione del degrado  in via del Quadraro dove, tra le baracche, vivono alcune persone in condizioni d’indigenza. Infine bisogna intervenire per renderlo più fruibile, ed a mio avviso si può fare, anche incentivando iniziative sportive e culturali”. Tante soluzioni, votate a rendere più accessibile un parco che, per la maestosità dei suoi monumenti, già rappresenta un vanto per l’intero territorio cittadino.

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