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Venerdì, 19 Aprile 2024
Don Bosco Cinecittà / Viale San Giovanni Bosco

Cancellato il murales 'comunista', Medici: "Prepotenza di squadracce fasciste"

La squadra Pics decoro dei vigili ha provveduto a ripulire il muro graffitato 'abusivamente'. Anselmo Ricci, Pics: "Il X Municipio non aveva rilasciato alcuna autorizzazione per il murales"

"Una squadraccia dell’ufficio comunale del decoro urbano ha cancellato il murales che il X Municipio aveva autorizzato per ricordare il militante di Lotta continua Roberto Scialabba. Sono indignato e profondamente dispiaciuto per quanto accaduto, una decisione animata da impulsi ideologici di chiara matrice fascista". Sandro Medici, presidente del X Municipio, commenta così, al Tempo, l'intervento di rimozione del murales di Viale San Giovanni Bosco. Murales che, a quanto pare, non aveva terminato l'iter previsto per essere autorizzato e che quindi era , a tutti gli effetti, abusivo.  

Il graffito con la scritta "Ogni giorno coltiviamo voglia di libertà" con disegni intorno, fra cui falce e martello e un pugno chiuso, aveva fatto immediatamente indignare numerosi cittadini. Soprattutto i genitori degli alunni dell'istituto comprensivo Antonio de Curtis. Il murales, infatti, era stato fatto proprio sul muro della scuola. Muro, per di più, fatto pulire pochi giorni prima a spese dei cittadini. Ciò che più aveva fatto arrabbiare, però, era la presenza di simboli chiaramente riconducibili al comunismo. Motivo per cui i genitori avevano chiesto che l'opera venissa cancellata, perchè è necessatio "tenere la politica fuori dalla scuola".

Il murales di Viale San Giovanni Bosco

Dopo l'intervento dell'ufficio per il decoro di Roma, padri e madri saranno sicuramente più tranquilli. Sandro Medici, invece, non ci sta e si scaglia contro le "squadracce fasciste del Pics".  Anselmo Ricci, comandante della squadra responsabile della rimozione, però, incassa e controbatte. "Nessuna squadraccia - precisa - abbiamo operato alle 10 del mattino, alla luce del sole, su impulso di precise e numerose segnalazioni dei genitori, su un murales per il quale non era stata concessa alcuna autorizzazione del X Dipartimento, lo stesso che ha deliberato molti spazi che legalmente possono essere destinati a writers e rappresentazioni varie". 

Insomma, nulla c'entra la politica o il ricordo di un giovane morto. Quel murales semplicemente non era autorizzato. I genitori per il momento hanno visto ma Sandro Medici, candidato alle prossime elezioni comunali, non ha voglia di arrendersi: "E' un'intollerabile prepotenza, una rappresaglia politica contro un'iniziativa antifascista". 

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