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Venerdì, 19 Aprile 2024
Don Bosco Don Bosco / Via Flavio Stilicone

"Ciao Franchino": Don Bosco piange la morte di Franco Tintisona

L'ex calciatore del Siena, nel ricordo commosso dei suoi amici d'infanzia. Dalle partite a "spaccamondo" alle esplorazioni nella grotta dei cento scalini: "Franchino ci mancherai. Nel tuo viaggio salutaci tutti i nostri amici"

Il funerale si è svolto sabato 26 agosto, nella chiesa di Belvedere, a Siena. Franco Tintisona riposa ora sotto un ulivo, nel cimitero della cittadina toscana. Alla cerimonia, raccontano i presenti, c'erano molte persone. Vecchie glorie del calcio senese e amaranto, qualche calciatore dei nostri giorni. Ma sopratutto, a dare l'ultimo saluto, c'erano i suoi amici di sempre.

Il funerale a Siena

"Da Roma siamo saliti in una decina di persone per portare un po' di conforto alla moglie ed alle due figlie" racconta uno dei presenti, cresciuto in via Flavio Stilicone, a Don Bosco, come Franco Tintisona. "Eravamo rimasti sempre in contatto" racconta. La loro amicizia,  legata sopratutto a ricordi in bianco e nero, appertiene ad una Roma che non c'è più. Ma che resiste nell'affezionato ricordo di chi l'ha vissuta.

Il ricordo del compagno di scuola

"Le scuole elementari, come edificio, non esistevano. Ed infatti le classi erano ricavate dalle stanze degli appartamenti di via Emilio Lepido - racconta sempre l'amico d'infanzia - ricordo che oltre al grembiule, nero nel caso degli ex alunni dei preti, blu per gli altri, bisognava portare pure gli stivili: quando pioveva, le aule si allagavano". Le classi erano tutte divise per genere. C'è anche una foto che ritrae questi bambini, Tintisona è il quarto della seconda fila. "Dopo siamo andati alla scuola media Marco Tullio Cicerone, l' unica che fosse presente a Don Bosco".

Don Bosco: le foto di Franco Tintisona a scuola e con i cugini

Don Bosco e la vita negli anni Sessanta

Il popoloso quartiere, è cresciuto insieme a quei bambini. "Franchino era di via Flavio Stilicone, io anche, e ricordo che quando eravamo piccoli – racconta un vicino di casa– scendevamo in strada a giocare con le figurine, al barattolo con le lattine. Oppure, siccome l'asfalto non c'era, con i coltellini giocavamo a spaccamondo e, visto che c'era la terra, creavamo le piste per le biglie. All'epoca, in via Stilicone passavano anche le pecore che venivano dal parco degli acquedotti". Erano gli anni Sessanta. "Al di fuori della nostra strada, ci divertivamo a fare delle esplorazioni:  siamo ad esempio stati i primi nel quartiere a scalare, con una corda, la tomba dei cento gradini. All' interno – ricorda l' amico d'infanzia – trovammo un elmetto tedesco con un grosso foro su un lato. Forse di una granata, oppure di un colpo di piccone".

Via Flavio Stilicone si trasforma

La città nel frattempo stava cambiando. "Le prime auto nella via cominciarono  a passare nella seconda metà degli anni Sessanta, prima non se ne vedevano. Poi diventa una strada trafficata a causa dei lavori sulla metro A che vengono realizzati a cielo aperto e le macchine vengono quindi canalizzate su via Flavio Stilicone – ricorda un vecchio amico di Franco Tintisona – anche il tram, per quei lavori, modificò il percorso. Prima passava da via Tuscolana fino ai Castelli".

Il calcio e la Toscana 

Trascorre una decade, alla fine degli anni 70 Tintisona diventa un calciatore. Gioca nella Lodigiani, nella Lazio. E poi per ben due volte nel Siena dove approda nell''81 ed in cui ritorna dopo una parentesi con il Livorno. La sua vita si lega così ai colori bianconeri della squadra e della città. Ma a Roma continuano a ricordarlo e ad aspettarlo tanti amici . "A Franchino ed a suo fratello, morto anni fa in un incidente motociclistico, erano in tanti a volere bene. Da Don Bosco al Quadraro, passando per Cecafumo, Appio Claudio, Lamaro". Un quadrante popoloso. "Ci mancherà – conclude l'amico di una vita – ma ora andrà ad incontrare, in questo misterioso viaggio i fratelli, le sorelle, i cari che lo hanno preceduto". A ricordarlo, restano comunque tante persone. Al Tuscolano come a Siena, dov'è stato celebrato il funerale. Al Don Bosco invece,il 1 settembre si svolgera, alle ore 18, una cerimonia commemorativa in suo onore.
 

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