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Venerdì, 19 Aprile 2024
Don Bosco Cinecittà / Via Tuscolana

Don Bosco: manifestazione cittadina sotto casa di Scilipoti

La rete territoriale Cinecittà Bene Comune ha organizzato una conferenza stampa sotto casa del parlamentare ex IdV che sostenne il Governo Berlusconi. "Non ci tapperanno mai la bocca: la democrazia non ha prezzo"

Una conferenza stampa per rivendicare il diritto a manifestare. La rete territoriale Cinecittà Bene Comune, collettore delle tante vertenze che attraversano il territorio, si è resa protagonista di un'altra iniziativa. In via Tuscolana, all'altezza di Don Bosco, decine di attivisti si sono dati appuntamento, in un luogo non casuale. La conferenza stampa, a detta degli organizzatori, si sarebbe svolta "sotto una delle tante case del senatore Scilipoti".

DEMOCRAZIA E GIUSTIZIA - L'iniziativa è nata con un preciso intento. Il 2 aprile è prevista la sentenza per alcuni manifestanti "che scesero in corteo il 14 dicembre 2010 ". Nei loro confronti, sarebbe stata "richiesta una condanna di 3 anni e 8 mesi dal PM Tescaroli" spiegano gli attivisti. La conferenza stampa è dunque stata indetta "per ribadire che non ci tapperanno mai la bocca, che la nostra idea di democrazia e di giustizia non ha prezzo. Che la nostra voglia di spazzare via truffatori e sfruttatori – leggiamo in una nota stampa – non è in vendita".

LA MANIFESTAZIONE DEL 2010 - "Era il 14 dicembre del 2010 ed eravamo in piazza contro la crisi e il governo Berlusconi. Nessun partito dell’opposizione aveva indetto una giornata di protesta , nessun sindacato confederale aveva indetto uno sciopero – si ricorda in una nota -  Solo i movimenti in maniera indipendente promossero una giornata di mobilitazione contro una crisi che ogni giorno si dimostrava sempre più feroce.  Dai metalmeccanici della Fiom ai no tav, dai movimenti per l’acqua pubblica a quelli per il diritto allo studio, in tanti scendemmo in piazza per manifestare contro un governo corrotto e inarrestabile che con Berlusconi e una falsa quanto inesistente opposizione sembrava non avere mai fine.

LA RICOSTRUZIONE - "In quei giorni – prosegue il comunicato - i media dichiarano che Berlusconi non aveva più la maggioranza e i numeri in parlamento. Durante quelle ore, in cui si svolse il corteo, arrivò la notizia che la fiducia al governo della crisi e del “bungabunga” si salvava in estremis con 3 voti determinanti dello schieramento di centro-sinistra. Tra questi c’era Scilipoti che con l’antiberlusconismo aveva fatto la sua carriera politica.  Quel giorno inaspettatamente e senza nessuna giustificazione plausibile Berlusconi rimase in carica. In molti ci sentimmo umiliati dalle istituzioni che oltre a farci pagare una crisi economica e del lavoro prodotta dalle banche e dai poteri finanziari ora si prendeva gioco delle persone senza un’ombra di ritegno. Allora  - ricostruiscono nel comunicato gli attivisti di CBC - decidemmo di avvicinarci al parlamento, il teatrino dell’ennesima buffonata, per protestare la nostra indignazione".

IL VINCOLO DI MANDATO - La rete territoriale Cinecittà Bene Comune, con la conferenza stampa odierna, ha contestato il principio secondo cui, un parlamentare, non debba essercitare un vincolo di mandato.  "A distanza di 5 anni dai fatti, per noi arrivano anni di carcere e per chi quel giorno come Scilipoti tradiva il suo elettorato e si vendeva a Berlusconi,  iniziava una nuova avventura che lo vede tuttora senatore della repubblica e uomo di fiducia di Berlusconi. Oggi – termina la nota - siamo qui sotto casa di Scilipoti di fronte al fatto che ben 178 deputati hanno cambiato casacca negli ultimi 2 anni – segnalano gli attivisti, forse a sottolineare un eccessivo ricorso al principio costituzionale –  seguendo l’esempio del senatore voltagabbana, raggiungendo un record europeo del fenomeno che si ripete in questi giorni anche per tenere in vita l’attuale governo Renzi, non eletto e illegittimo".

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