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Don Bosco Cinecittà / Via Tuscolana

Municipio VII, finisce un anno complicato: ecco i fatti salienti del 2015

I roghi del campo La Barbuta, il funerale dei Casamonica, l'indignazione dei politici. Gli sgomberi e le iniziative di riqualificazione urbanistica. Ecco quali sono i principali accadimenti del 2015 nel Municipio più popoloso di Roma

Il 2015 si conclude ed anche nel Municipio più popoloso della Capitale arriva il momento dei bilanci. Diciamolo subito: coloro che con l'arrivo del Prefetto Gabrielli si erano immaginati un cambio di rotta, sono rimasti delusi. I temi principali su ordine e sicurezza, presentati nel corso degli incontri organizzati con cittadini e Comitati di Quartiere, sono ancora tutti sul piatto.

IL CAMPO ROM - I roghi nel campo rom di La Barbuta continuano indisturbati. Le nubi di fumo seguitano infatti a levarsi nel cielo tra Morena e Ciampino. Contribuendo di fatto ad alimentare di polveri sottili un'aria di per sè già irrespirabile. Il fenomeno ha da tempo superato i livelli di guardia eppure si fatica a contenerlo. Nonostante le proteste e le promesse fatte. La chiusura del campo e la sua annessione al Parco dell'Appia Antica, come suggerito dal Municipio VII, è un obiettivo da perseguire nel corso del prossimo anno.

I FUNERALI - In tema di sicurezza e legalità, il 2015 sarà ricordato anche per il funerale di Vittorio Casamonica. L'elicottero che inondava di rose piazza San Giovanni Bosco, il cocchio trainato dai cavalli, la musica del Padrino e le gigantografie del capofamiglia appese sul sagrato della chiesa, hanno colto di sorpresa tutti: l'ex Sindaco Marino, in vacanza oltreoceano; la Prefettura e la Questura di Roma. L'amministrazione municipale ed il parroco della basilica, che ha dichiarato di non aver capito di chi fosse il funerale. Se ne sono accorti invece in tutta Italia ed anche nel resto del mondo, visto che la notizia ha riempito le pagine dei quotidiani europei e statunitensi. Le prese di posizione postume assunte dal centrosinistra e particolarmente dal PD romano, che ha organizzato una partecipata manifestazione di piazza, non hanno sortito alcun effetto. Il quadrante continua ad essere caratterizzato da un clima di diffusa illegalità ed malriposta indulgenza. Le occupazioni dei locali di via Stilicone e l'utilizzo delle aree verdi pubbliche per fini privati, ne sono costituiscono la cartina di tornasole.

SGOMBERI E RIQUALIFICAZIONI - Novità si sono registrate invece nell'ex Municipio IX. Qui, nel corso dell'anno, ha tenuto banco l'occupazione dell'ex Ente Carta e Cellulosa di via Assisi. In più di un'occasione le telecamere di Rete 4 sono andate a verificare lo stato in cui versava la struttura. Il degrado, la montagna di rifiuti formatasi all'interno, la pericolosità dell'edificio, le tante lamentele dei residenti, hanno infine portato allo sgombero del fatiscente edificio. Restando in zona, ma spostandosi dalla Tuscolana all'Appia, va sottolineata la parziale conclusione di un altro obiettivo: la riqualificazione dell'ex deposito Stefer. Contrariamente da quanto annunciato, l'edificio che vi ha preso il posto, non è servito a trasferirvi il mercato rionale dell'Alberone. Le bancarelle infatti sono ancora tutte per strada. In compenso però è arrivato un centro commerciale, in una zona semicentrale della Capitale. Il primo esperimento in tal senso. Il 2015, nell'Appio Latino, sarà ricordato anche per questo

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