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Don Bosco: ecco come migliorare la raccolta dei rifiuti

Il Blogger Fortezza Bastiani ha realizzato un'accurata serie di proposte per migliorare il servizio di raccolta dei rifiuti. Vediamo cosa propone, a partire dal modo in cui conviene differenziare i nostri scarti domestici

L’arrivo dei nuovi cassonetti per la differenziata, non risolve il problema di un migliore conferimento. La frazione umida degli scarti domestici, infatti, prevede un’accresciuta attenzione al modo in cui, a casa, si differenziano i rifiuti. Ma di contro, la maggiore disponibilità degli abitanti perché possa produrre dei reali miglioramenti, deve accompagnarsi anche ad una serie di cambiamenti a livello stradale.

MIGLIORARE L'INFORMAZIONE - Per questo, il blogger Fortezza Bastiani, ha elaborato un lungo elenco di proposte, da girare all’AMA. Ne esaminiamo una prima parte, quelle cioè relative agli strumenti che , la municipalizzata, non dovrebbe far mancare nelle nostre case. “Non si nasce imparati – scherza Bastiani – Di come dividere i rifiuti, di cosa va da una parte e cosa va nell'altra, a larghe linee, lo sappiamo tutti. Vetro, plastica, carta, organico. Ma poi, di fronte certi materiali, sorgono molti dubbi. Per esempio, il vasetto dello yogurt usato va nel cassonetto nero o in quello blu. Va prima lavato o si può buttare così com'è?” E’ quindi anzitutto necessario, per il blogger di Don Bosco, migliorare sul piano dell’educazione alla differenziata.

NO ALLE MULTE - Educare “senza lo spauracchio delle multe e dei controllori, che da noi sono serviti solo ad indispettire ancora di più gli abitanti del quartiere – ricorda Bastiani - Ogni proposta deve essere discussa preventivamente e ne debbono essere spiegate le ragioni, alla ricerca di un consenso che deve venire principalmente da quelli su cui ricadono le conseguenze di quei provvedimenti”. Migliorare l’educazione, evitare la repressione. Basta questo? Evidentemente no. “Si deve provvedere a una distribuzione capillare, condominio per condominio e ripetuta nel tempo, dei sacchetti appositi per i rifiuti, come del resto (anche se a fasi alterne) si faceva presso i punti mobili – rammenta il blogger, che aggiunge - Sono tanti i cittadini coscienziosi che pur impegnandosi a fare la raccolta dell'organico la invalidano mettendo il tutto in buste di plastica non riciclabili”.

PARCHEGGIARE BENE - Segue una raccomandazione, che si rivolge tanto agli abitanti quanto all’AMA. “C'è una brutta abitudine da parte di alcuni furbastri del quartiere – ma in realtà è diffusa in tutto il Municipio VII - ed è quella di spostare i cassonetti, magari mettendoli di traverso, per potersi parcheggiare più comodamente”. Aggiungiamo a questa errata modalità di parcheggio, quella ancora più scriteriata della auto posteggiate davanti ai cassonetti. LA qual cosa impedisce completamente agli operatori AMA di effettuare il proprio lavoro. “La penuria di posti auto non giustifica questo comportamento, perché il danno che ne consegue, rendendo impossibile lo svuotamento di quei cassonetti – conviene Bastiani -  è per tutta la cittadinanza”.

DELIMITARE L'AREA DEI CASSONETTI - Cosa può fare AMA? Poco, ma i Vigili Urbani molto di più: “La segnaletica orizzontale può stabilire una zona in cui il divieto di sosta è assoluto. E quindi ogni auto beccata oltre quella striscia può essere multata e rimossa senza equivoci”. Anche perché, basta un’auto parcheggiata male, per vanificare tutte le precedenti indicazioni, mortificando il lavoro di AMA e dei tanti residenti benintenzionati. Il post di Fortezza Bastiani si conclude con una lunga serie di suggerimenti sui cassonetti da utilizzare e sulla frequenza dei passaggi, da parte dei mezzi AMA. A queste proposte, però, dedicheremo specificatamente attenzione nel corso dei prossimi giorni.

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