Emergenza abitativa, "il buono casa non è una soluzione": i residence preparano l’offensiva
Lavoratori e ospiti di residence e centri d'accoglienza alloggiativa temporanea, sono sul piede di guerra. Annunciato un presidio sotto l'assessorato al Bilancio di Roma Capitale
La mobilitazione riparte. I lavoratori ed i cittadini che risiedono nei centri di assistenza alloggiativa temporanea ed all’interno dei residence, si sono dati appuntamento a fine mese. Nel frattempo, stanno costruendo “un percorso condiviso che sappia mettere insieme le richieste e le diverse esigenze” spiega un operatore del CAAT.
NO AL BONUS CASA - Il comune denominatore è stato trovato nel corso di un incontro svoltosi lunedì 16 gennaio presso la sala rossa del Municipio VII. Dal confronto emerso tra le differenti realtà che costellano la galassia dei CAAT, si è arrivati ad una conclusione: “abbiamo preso atto che il buono casa non è né una soluzione percorribile, né tantomeno è risolutiva”.
LA PROTESTA - In realtà a questa conclusione ospiti e lavoratori di residence e dei centri di assistenza alloggiativa temporanea erano arrivati da tempo. Ed infatti “più volte abbiamo esposto le criticità e le motivazioni dell’inefficienza di tale strumento”. Da parte dell’amministrazione, sono però mancate la necessarie risposte. Per questo, attraverso una nota, gli inquilini hanno deciso di annunciare un presidio. Si svolgerà presso “l’assessorato al bilancio in piazza Giovanni da Verrazzano; per costruire un percorso partecipato e condiviso con le istituzioni che porti alla risoluzione dell’ assistenza alloggiativa temporanea la cui conclusione – si legge nella nota - deve avvenire con la fisiologica assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica”. La richiesta è chiara. Il presidio si svolgerà a partire dalle ore 11 di martedì 31 gennaio.
