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Cinecittà, contestato Di Maio : "Parlate di giovani ma nelle periferie chiudete gli spazi"

Attivisti della rete Cinecittà Bene Comune hanno manifestato davanti gli Studios contro l'evento, voluto dal M5s, e dedicato ai giovani. Ricordati i servizi che negli ultimi anni sono stati chiusi e definanziati

Non è piaciuta la scelta della sede. Per replicare al congresso di Verona, dedicato alla famiglia, il Movimento 5 stelle ha deciso di organizzare un evento a Roma. L'appuntamento si è svolto sabato 30 marzo all'interno degli Studios, ed è stato pensato per lanciare le politiche messe in campo per le giovani generazioni. Solo che, come alcuni manifestanti hanno sottolineato, la scelta della sede è stato un boomerang.

Le politiche giovanili a Cinecittà

Un gruppo di attivisti della rete territoriale Cinecittà Bene Comune, si è presentata con uno striscione all'ingresso degli Studios. "Ci ha stupito la scelta del M5S di organizzare qui, nel nostro Municipio, il convegno sulle politiche giovanili dell’Agenzia nazionale" hanno spiegato gli attivisti. Il motivo delle stupore, è presto detto. "Al sottosegretario Vincenzo Spadoni e al vice-premier Luigi Di Maio – hanno chiarito gli attivisti – forse è sfuggita la condizione critica in cui versano le politiche giovanili proprio nel quadrante di Cinecittà, dove si svolge la tanto proclamata iniziativa “Il futuro ha bisogno di protagonisti. Giovani”.

I centri giovanili

Nel municipio più popoloso di Roma, non mancano i problemi sul fronte delle politiche sociali. Soprattutto se declinate in chiave giovanile, hanno spiegato dalla rete Cinecittà Bene Comune. Ci sono infatti alcune vertenze che, proprio nell'ex X Municipio, faticano ad essere risolte. "Da  luglio 2018 aspettiamo l’apertura del centro giovanile di via Belloni, anche se con una superficie ridotta e con risorse dimezzate  – ha spiegato il portavoce di Cinecittà Bene Comune Alessandro Luparelli  che ha ricordato come  –  il centro "Batti il Tuo Tempo", dopo 20 anni di attività rivolte ai minori, è già stato chiuso".

Un altro centro che chiude

C'è poi la questione legata alla prossima chiusura del progetto Eccoci. Sono già 12 mila i cittadini che chiedono sia preservato il centro di formazione giovanile di Don Bosco con  l'annessa mediateca Rossellini. Eppure, lamenta in una nota la rete di Cinecittà Bene Comune, "nessuna adeguata risposta  è giunta dall’amministrazione del VII Municipio che ne è responsabile".

La periferia ed il centro

A ben vedere, nel corso dell'ultimo anno, è stato inaugurato il progetto Scholè. Si tratta di uno spazio di ascolto destinato ad adolescenti, con aree ludiche e biblioteca. Ma si trova a Villa Lazzaroni, nel quadrante dell'Appio Latino, dunque nella zona più centrale del territorio. Invece come lamentano gli attivisti, "per i quartieri di periferia, fuori dal Raccordo Anulare, non ci sono mai state realtà e investimenti rivolti ai giovani. Per loro - ricorda Cinecittà Bene Comune - non sono neppure previsti investimenti in bilancio".

La costruzione del futuro e la difesa dei diritti

Non è problematica solo la situazione dei centri giovanili. Cinecittà Bene Comune, ponendosi a difesa dei diritti tout court, punta al bersaglio grosso: il governo giallo verde. E' infatti "proprio grazie alla decisione del Movimento 5 Stelle di sostenere il Governo Conte- Salvini-Di Maio che le politiche reazionarie della Lega su famiglia e migranti hanno raggiunto percentuali da capogiro nei sondaggi e che i diritti civili e sociali subiscono continui arretramenti". Nel quadrante infatti, non c'è solo il problema dei centri d'aggregazione giovanile. A pochi passi da Cincittà, ricordano i contestatori a Di Maio e Spadoni, c'è la  Casa delle Donne Lucha Y Siesta. "Un altro importante servizio a cui non  è stata trovata una soluzione". Il centro, nonostante il supporto che negli anni è riusciuto ad offrire a migliaia di donne, è finito nel concordato preventivo di Atac. Un altro passo indietro nella difesa di quelle categorie che, dai giovani alle donne, hanno bisogno di essere tutelate. La definizione del futuro, lasciano intendere i contestatori incontratosi fuori gli studios. passa anche per le scelte che vengono fatte sul territorio.
 

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