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Municipio VII: sul Registro delle Unioni Civili arriva l’agognato “Sì”

Votato in Consiglio Municipale un documento attraverso cui si sollecita il Comune ad approvare il Registro delle Unioni Civili. La discussione dell'atto, era stata causa di polemiche

Alla fine è arrivato il sospirato “sì”. Non parliamo di un matrimonio, ma di qualcosa che comunque attiene ad una coppia di persone che vogliono formalizzare la loro relazione. Parliamo di una realtà in molti municipi, compreso il VII che anzi, all'epoca della Giunta Medici, fu il primo ad istituire il Registro delle Unioni Civili. Tuttavia il  tema,  per molti, è ancora considerato un tabù.

LE RESISTENZE DEL CAMPIDOGLIO - “Il Consiglio del Municipio 7 ha avuto oggi la forza di infrangere il metodo Coratti, cioè la pratica omissiva messa in atto dal presidente del Consiglio dell'Assemblea Capitolina, Mirco Coratti che continua a farsi garante della violazione del regolamento Comunale e delle Leggi nazionali – polemizza il Consigliere della Lista Marino – non calendarizzando le delibere popolari per le Unioni Civili ed il Testamento Biologico, cestinando decine di migliaia di firme di elettori e diffondendo la peste dell'illegalità”.

L'ATTACCO AL PD CAPITOLINO - La polemica del Consigliere municipale, arriva dopo le aspre critiche riservate dal gruppo consilliare a Cinque Stelle di Roma Capitale. “Parole, parole,parole” avevano commentato i grillini Frongia, Stefàno e Raggi, primi firmatari della proposta di delibera per l’istituzione delle Unioni Civili. Le “ tante parole”, in particolare, erano quelle deputate al Partito Democratico, “reo” di non dare seguito alle promesse ed alle dichiarazioni libertarie, in taluni casi avanzate in campagna elettorale.

RELIGIONE E TABU' - Tornando al Parlamentino di Cinecittà, Tutino fa sapere che infine “ quest’aula si è ‘decorattizzata’ ed  ha votato la Risoluzione che richiede al Sindaco di Istituire il Registro delle Unioni Civili”. Votazione seguita da “un festoso applauso”.Una stoccata infine, il Consigliere Radicale della Lista Marino la riserva ad alcuni presenti, “un gruppo di facinorosi che ha inutilmente tentato, dal pubblico, di provocare disordini”. Mentre parole di elogio sono state rivolte verso “ le toccanti parole del consigliere Laddaga, profondamente credente. Egli, con un brevissimo intervento, motivando la propria astensione, ha rivolto un forte monito a quei consiglieri intenti a tirare Dio per la giacchetta, richiamandoli piuttosto ad una riflessione che non cada negli orrori dell'inquisizione”. Il Sì dal Municipio, ora è arrivato. Si  attende ora di sapere se, in Campidoglio, verrà ascoltata la delibera votata dall’ente di prossimità.

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