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Il municipio VII avanguardia nel decentramento: sulle opere di urbanizzazione ora si decide Cinecittà

Firmato importante accordo con i Consorzi di Recupero Urbano

Scuole, aree verdi, allacci fognari, strade, mercati, edifici di pubblico utilizzo. Le opere a scomputo che i costruttori sono obbligati a realizzare per rispettare le convenzioni urbanistiche, non saranno più decise in un rapporto a due. Insieme al Comune ed ai Consorzi. ora anche l'Ente di prossimità potrà far valere la propria posizione. E' questa la novità che scaturisce da un accordo trilaterale appena sottoscritto.

Un progetto pilota

A firmare il protocollo sulle opere urbanistiche a scomputo, sono state le Associazioni Consortili di Recupero Urbano, Roma Capitale ed il Municipio VII. In futuro, le opere pubbliche a cura dell'ACRU, dovranno passare al vaglio anche del parlamentino di Cinecittà. “ Questo è un passo fondamentale  per le periferie di tutta Roma” sottolinea la presidente del Municipio VII Monica Lozzi. Il suo ente di prossimità farà infatrti da progetto pilota, con l'obiettivo di “replicare il protocollo in tutte le periferie della Capitale”. In tal modo i soldi che un Consorzio mette sul piatto, resteranno sul territorio. 

Verso il decentramento

La firma del documento, muove nella direzione di attuare una democrazia partecipata. E' un primo sostanziale passo verso quel decentramento amministrativo che ha sempre rappresentato il punto debole nella gestione dei municipi. L'ente, il cui bilancio è unicamente composto dalle risorse destinategli da Roma Capitale, avrà almeno la possibilità di far valere la propria posizione sulle opere che ritiene più utili. Ora dovranno infatti passare al vaglio dei consiglieri di maggioranza e di opposizione di Cinecittà.

Muta il ruolo del Municipio

L'orizzonte verso cui si tende, con la firma di questo protocollo, è quello di  “riconoscere l’importanza dei Municipi e dotarli degli strumenti necessari”. In questo caso, dando la possibilità di affermare la propria posizione, in merito alle opere di urbanizzazione primaria e secondaria che i Consorzi devono realizzare. "Finora le decisioni venivano assunte unicamente dal Consorzio e dal Dipartimento Capitolino. Il Municipio era chiamato al massimo in Conferenza dei servizi ad esprimere un parere sulla singola opera - spiega l'assessore all'Urbanistica Salvatore Vivace - spesso succedeva che gli venisse chiesto di prendere in carico un lavoro di cui non sapeva nulla. Ora la situazione è rovesciata. Il Consiglio municipale decide quale opera è utile e quale no e poi, attraverso l' ufficio opere a scomputo appena predisposto, ne segue tutto l'iter amministrativo e tecnico". 

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