Cinecittà: raccolte le firme per spostare “una fermata troppo pericolosa”
Una residente ultra ottantenne ha raccolto le firme per chiedere lo spostamento dell'autobus. "Ne ho prese 84, come i miei anni. E sono tutti residenti della zona: quella fermata è pericolosa"
Il percorso della linea ATAC 552, non è stato modificato. La pericolosità dell’attraversamento posto all’altezza degli studi di Cinecittà, è rimasta immutata. Le auto su via di Torre Spaccata continuano a sfrecciare e raggiungere la fermata sull’altro lato della strada, può risultare un esercizio pericoloso. Soprattutto se la rincorsa al bus, viene effettuata da un’anziana residente, come quella che già a febbraio ci aveva segnalato il caso.
LA RICHIESTA DEI RESIDENTI - Rispetto a questo inverno, una novità comunque possiamo registrarla. Infatti, la stessa signora che ci contattò la prima volta, ha attivato una petizione che ha avuto un ottimo riscontro nel vicinato. “Ho raccolto le firme tra gli abitanti della zona - ci spiega - le ho prese nel mio palazzo ed in quelli tutti intorno. Sono 84 firme, tante quanti sono i miei anni. Quella strada è pericolosa e su quel lato di Torre Spaccata non ci vive nessuno, perché ci sono gli studi cinematografici”.
LA PETIZIONE - “L’eventuale spostamento - come si legge nel testo della petizione – non comporterebbe nessuna modifica sostanziale nel tragitto della linea ATAC 552: dopo la sosta in via Meattini riprenderebbe il suo naturale percorso, raggiungendo via di Torre Spaccata da via Eudo Giulioli. Inoltre, non comporterebbe aggravi economici all’amministrazione – leggiamo nel testo della raccolta firme – in quanto la fermata e le relative tabelle, sono già presenti per la linea ATAC 559” che ferma fin da ora in via Meattini, ma segue tutto un altro percorso nel territorio.
UNA MODIFICA A COSTO ZERO - In sostanza, quello che l’anziana residente ed altre 83 persone come lei stanno chiedendo, è di “spostare la fermata della linea 552 da via di Torre Spaccata a via Francesco Meattini, strada a basso scorrimento – e dunque dove gli attraversamenti pericolosi non ci sono – tra edifici e scuole”. A costo zero per l’amministrazione.
