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Cinecittà Cinecittà / Piazza di Cinecittà, 11

Cinecittà: in piazza per creare 2000 posti di lavoro

Venerdì 14 in piazza Cinecittà si tornerà a chiedere un tavolo con Regione e Comune per discutere della proposta di creare 2000 posti di lavoro nel territorio municipale. In piazza ci sarà la rete Cinecittà Bene Comune

I lavoratori di Cinecittà Studios, quelli del Policlinico di Tor Vergata. Le tante realtà del territorio municipale e gli inquilini sotto sfratto. Tutti insieme hanno deciso di darsi un appuntamento per venerdì 14 novembre, davanti all’ingresso del Municipio. E si sono posti anche un obiettivo ambizioso: creare 2000 nuovi posti di lavoro nel territorio.

IL POLICLINICO DI TOR VERGATA - Per riuscirci  la rete Cinecittà Bene Comune ha elaborato un piano strutturato in 5 punti. Si parte dall’ampliamento del Policlinico di Tor Vergata, esigenza che nasce dal fatto che ad oggi “ci sono tre torri inutilizzate a fronte di un numero di posti letto inferiore rispetto alle norme previste dalla legge”. E già questo comporterebbe un cospicuo incremento nel numero di lavoratori. Sempre per restare sul tema dell’occupazione CBC propone il rilancio degli Studios attraverso il ritorno ad una gestione pubblica in grado di  “attirare le produzioni, valorizzare le competenze delle maestranze, la creazione di un distretto dell'audiovisivo che sappia mettere in sinergia la Scuola Sperimentale di Cinematografia, l'Istituto Luce e gli Studios”.

VERDE E OCCUPAZIONE - In piazza, con gli attivisti di Cinecittà Bene Comnue, ci saranno poi anche coloro che sostengono l’ipotesi di aprire il Parco Archeologico di Centocelle sul versante di via Papiria. A ridosso di Don Bosco infatti “l'area è abbandonata al degrado, nonostante possieda numerosi reperti archeologici e sia un importante patrimonio naturalistico della città” spiegano gli organizzatori della manifestazione. E “la sua apertura potrebbe essere un'occasione in termini occupazionali per molti giovani del territorio”.

MOBILITA' SOSTENIBILE ED EMERGENZA ABITIVATIVA - Sul piano occupazionale, si tornerà a porre la questione  del deposito ATAC di piazza Ragusa, dove un tempo c’erano 700 dipendenti e che,  se riconvertito “in  favore  d’una mobilità sostenibile, pubblica ed ecologica, potrà  nuovamente ospitare i lavoratori e rappresentare un polo di sviluppo per tutta la zona circostante”. Infine si tornerà a porre la questione del blocco degli sfratti . “Si calcola che siano più di 800 le persone che abitano nelle occupazioni e negli enti previdenziali cartolarizzati –hanno spiegato gli organizzatori della manifestazione di venerdì - A questi si devono aggiungere le centinaia di sfratti per morosità e le situazioni di grave emergenza”. Per questo si torna a chiedere “il blocco totale degli sfratti e la regolarizzazione delle occupazioni”.  

UN TAVOLO DI TRATTATIVA - “Il corteo, che si inserisce all’interno dello sciopero sociale del 14 novembre - concludono gli organizzatori -  sarà un momento per richiedere con forza un incontro con il Sindaco di Roma Ignazio Marino e il Presidente della Regione Nicola Zingaretti, per aprire un tavolo di trattativa su questa proposta. L'obiettivo è quello di realizzare nuova occupazione utilizzando i luoghi produttivi di proprietà pubblica nel nostro Municipio”.

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