La sala è quella del Consiglio Municipale. Le telecamere sono dei soliti instancabili operatori di Liberi.tv. Le parole, invece, sono della Capogruppo del M5S e scendono come macigni. L’occasione è offerta dalla discussione sulla relazione annuale degli assessori municipali. Ma il tema del giorno, almeno nell’intervento del Movimento 5 Stelle, sembra essere più ampio.

IL MANCATO DECENTRAMENTO - “Abbiamo capito che la mafia assimila tutte le risorse e le fornisce ai collusi, lasciando i cittadini naufragare. Invece di continuare questa deriva - premette Monica Lozzi - noi avremmo dovuto chiedere al Comune, tutti insieme ed in maniera forte, un decentramento amministrativo serio e reale”. Si parte da un’autocritica e da una successiva considerazione “Possiamo parlare del rapporto tra Giunta e maggioranze, come dei problemi di comunicazione. Ma dobbiamo farlo dopo. Prima è necessario lavorare per risolvere i problemi dei cittadini.  In questo territorio emergono sempre gli stessi nomi ed i settori coinvolti nel malaffare – osserva Lozzi – sappiamo che sono tanti e non soltanto quelli appena emersi”.

IL CONFRONTO CON I CITTADINI - Nei cinque minuti scarsi di intervento, la Consigliera Lozzi incalza i colleghi d’aula ad una presa di posizione chiara. “Guardiamoci negli occhi e decidiamo insieme cosa fare di questa consiliatura. E’ emersa una cosa gravissima: avevamo  la mafia che governava Roma. Ci scanniamo tra di noi e poi scopriamo che i nostri politici speculano sulle nostre disgrazie. Questa città e questo Municipio - osserva la Consigliera Pentastellata - si stanno degradando in una maniera clamorosa. Si innescano battaglie tra poveri. Allora – propone la Capogruppo del M5S – forse è il caso che il Municipio più grande di Roma, affronti questi argomenti. E lo faccia da istituzione di prossimità, coinvolgendo i propri cittadini”. A partire dall’utilizzo delle risorse “dal momento che ci sono realtà che ne dispongono, ci segnalano i Comitati di Quartiere, ma non le utilizzano”.