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Le soluzioni possibili per la Comunità territoriale per far fronte all'espansione urbanistica

Il documento della Comunità territoriale: "Correggiamo e mutiamo l'espansione dissipatrice e dissennata". L'appello a tutti coloro che si battono per fermare gli scempi urbanistici e speculativi

A fronte dei problemi illustrati dalla Comunità territoriale del X municipio durante l'assemblea pubblica del 6 aprile sull'Allarme Cemento, vengono illustrate dal Coordinatore Maurizio Battisti le alternative da percorrere per fronteggiare quegli oltre 17 milioni di metri cubi di cemento in più in mille giorni di governo dell'attuale amministrazione.

Noi pensiamo che la prospettiva di una nuova devastante espansione urbanistica nel nostro territorio -si legge nel documento che ha spiegato il coordinatore in assemblea- debba essere corretta mutandola, pur in una situazione profondamente compromessa, in un inizio di sviluppo sostenibile.

Per fare questo occorre guardare all'intero quadrante urbanistico sud orientale dalla Tiburtina all'Appia.
 
Il policentrismo riqualificatorio della periferia sud-est va concentrato sulle centralità pubbliche di Tor Vergata, Pietralata, Ponte Mammolo (820 ha comlessivi) e del Polo Tecnologico Tiburtino. Qui è possibile risolvere i problemi delle funzioni con il trasferimento di consistenti insediamenti direzionali dal centro storico, dei servizi e di una quota consistente di abitazioni pubbliche.
L'area della Romanina andrebbe considerata complementare per le funzioni alla vera centralità di Tor Vergata. Quella di Torre Spaccata dovrebbe completare il Parco archeologico di Centocelle.
 
Inoltre vanno messi al centro di una strategia volta alla trasformazione della città, alternativa all'espansione continua, anche il riuso e il riutilizzo del patrimonio pubblico di immobili già esistenti. A cominciare dalle strutture militari dismesse che nel nostro quadrante sono: caserme Gandin e Ruffo in V Municipio e caserma Piccinini in VII.
Anche qui è possibile trovare, almeno in parte, le risposte necessarie alla domanda di servizi e di edilizia economica e popolare sovvenzionata.
- la realizzazione del tram Saxa Rubra-Laurentina iniziando dal tratto Ponte Mammolo-Cinecittà
- la realizzazione del corridoio T5 (Anagnina-Ciampino-Romanina-Tor Vergata-La Rustica)
- l'utilizzo delle stazioni ferroviarie esistenti di Ciampino, Capannelle, Tor Vergata e Villa Senni assicurando collegamenti ed accessi più rapidi di nuovi mezzi pubblici
- il rifinanziamento nel prossimo bilancio e la realizzazione del sottopasso su via Anagnina all'altezza di via dei Settemetri
- la ristrutturazione della viabilità nel nodo di osteria del Curato e dell'incrocio di via Tuscolana con via delle Capannelle, con la conseguente realizzazione della prevista nuova arteria di via Lucrezia Romana alla Tuscolana medesima rendendo con ciò possibile la chiusura del tratto iniziale di via delle Capannelle e l'ampliamento del Parco degli Acquedotti all'area archeologica di Villa Settebassi.
 
Per ciò che riguarda gli interventi urbanistici ambientali e storico culturali chiediamo il completamento del parco archeologico di Centocelle procedendo ad attrezzarne una parte anche sul versante del quartiere Don Bosco.
 
Facciamo appello a tutte le associazioni, alle organizzazioni sociali e culturali, ai sindacati, ai comitati del centro storico e della periferia, che ogni giorno si battono contro gli scempi urbanistici e speculativi della città e del territorio circostante, affinché ci si unisca tutti insieme per lanciare un'iniziativa comune volta a fermare un'espansione dissipatrice e dissennata che dura ormai da troppi decenni.

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