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Cinecittà Film Festival: il cinema a Km0 punta i riflettori sugli Studios

Presentato il Festival cinematografico che andrà in scena nel Parco degli Acquedotti. Presentata una lettera anche al Ministro Franceschini: "Chiediamo partecipazione e trasparenza sulle scelte di rilancio degli studios"

Ancora una volta i residenti di Cinecittà provano a far luce sul destino degli Studios. In mattinata, è stata provata la carta di una conferenza stampa con cui lanciare il Cinecittà Film Festival. Si tratta di una rassegna a Km 0,  che si svolgerà all'interno dello stesso quartiere,  nella suggestiva cornice del Parco degli Acquedotti.

 L'INIZIATIVA - La conferenza stampa, organizzata dalla Rete Cinecittà Bene Comune, si è svolta sotto il Collegio Romano del Ministero dei Beni culturali. Lì, si è parlato del programma del Festival, che prevede la presenza di 4 film in concorso e che si terrà dal 9 al 12 luglio. Ma la mattinata è stata impegnata anche per consegnare una lettera al Ministro Franceschini a cui la rete territoriale ha chiesto "partecipazione e trasparenza sulle scelte di rilancio di un sito produttivo d'importanza mondiale".

L'IDENTITA' DEL QUARTIERE - Nella lettera indirizzata al titolare dle Mibac, i cittadini hano scritto di provare "un grande amore per il quartiere in cui viviamo e in particolare manifestiamo un forte affetto emotivo per gli stabilimenti di Cinecittà Studios che rappresentano in qualche modo la nostra storia e la nostra identità di quartiere". Fatta questa premessa, la rete Cinecittà Bene Comune ha spiegato di sentirsi "preoccupata  per il progetto di rilancio degli Studios presentato da Luigi Abete". Nel dettaglio, all'interno della lettera si fa riferimento ad un piano  "con aspetti che lasciano basiti, tipo la realizzazione di 135 mila metri cubi di cemento, l un albergo e centinaia di parcheggi di scambio. Per questo  chiediamo un passaggio di partecipazione e di trasparenza". 

RILANCIO INTERNAZIONALE E POSTI DI LAVORO - Nella lettera indirizzata a Franceschini, si fa riferimento anche al tema dell'occupazione. " Non capiamo perchè a seguito di una lungimirante politica d'incentivazione della produzione cinematografica, ci sia stato un incomprensibile ridimensionamento del personale degli studios, con il licenziamento di una quota di lavoratori e decine di casseintegrazioni dei lavoratori". Un tema che gli attivisti di Cinecittà Bene Comune e con loro le tante maestranze che hanno perduto il proprio posto a Cinecittà, vedono contrapporsi all'aumento delle produzioni cinematografiche internazionali. Tutti temi che CBC vorrebbe trattare con il Ministro Franceschini durante "un incontro di delucidazione di quanto sta per avvenire all'interno degli studios", magari proprio durante lo svolgimento del Cinecittà Filma Festival.

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