Il connubio strettosi già da alcuni mesi, tra il Municipio VII e l’Associazione DaSud, è sempre più saldo. Un segnale positivo, visto l’impegno dei suoi volontari, principalmente scrittori e giornalisti meridionali, nel denunciare le varie forme di criminalità organizzata. Ormai capillarmente diffuse in tutto il territorio nazionale.

IL NUOVO DELEGATO - Nella giornata di mercoledì 5 gennaio, il Presidente Fantino ha deciso d’imprimere una svolta a questo intreccio creatosi tra l’ente locale ed i movimenti che si battono contro le mafie, creando la figura di un apposito delegato municipale. L’incarico, che non prevede oneri economici, è stato assegnato a Raffaele Lupoli, giornalista scrittore ed attivista di Da Sud da quasi dieci anni.

DASUD - “La nomina di Raffaele ci riempie di orgoglio – commenta Cinzia Paolillo, Presidente di DaSud - è il giusto riconoscimento per il lavoro che insieme all'Associazione ha svolto in questi anni sul territorio. Non dimentichiamo che proprio Raffaele è stato, tra l'altro, uno dei promotori del protocollo Municipi Senza Mafie: l'impegno che tutti i presidenti hanno sottoscritto con l'Associazione daSud lo scorso novembre. Siamo convinti  - aggiunge Paolillo - che il suo contributo sarà prezioso per le attività della giunta Fantino, che vogliamo ringraziare per la fiducia che ha voluto attribuire a Raffaele e alla nostra Associazione, e sarà utile anche per i cittadini del Municipio, che troveranno in Raffaele Lupoli un punto di riferimento costante”.  

LA SFIDA RACCOLTA - Con la nomina di Raffaele Lupoli a “delegato per le Buone pratiche antimafia” il Presidente Fantino lancia  “una sfida che non potevamo non raccogliere – commenta Raffaele Lupoli - per le iniziative e le proposte che con l'Associazione daSud abbiamo messo in campo in questi anni. Faremo di tutto per riaffermare con forza che la battaglia contro le mafie e per i diritti si può vincere se a farsene carico sono cittadini e istituzioni insieme, partendo dall'ascolto del territorio e da un'informazione capillare sui danni prodotti dal crimine organizzato e sulle opportunità che possono scaturire dalla costruzione di percorsi antimafia e di giustizia sociale”.