Cinecittà: non piace l'idea di spostare la sede municipale
Il candidato del PDL Alessandro Bianchini promette: "Non permetteremo mai di chiudere lo storico edificio circoscrizionale di Piazza Cinecittà"
L’accorpamento del Municipio IX con il X, com’è noto, ha determinato come prima conseguenza la nascita di una “città nella città”. Tale, infatti, potrebbe esser considerato, con i suoi 320mila abitanti, il nuovo Municipio VII. Inoltre, la fusione di quelle che un tempo venivano definite “circoscrizioni”, come effetto potrebbe produrre anche l’eliminazione di una delle sedi da dove, ad oggi, Susi Fantino e Sandro Medici hanno governato il relativo territorio. Su questo tema, si è espresso oggi, il candidato Pdl Alessandro Bianchini, già Presidente della Commissione Controllo e Garanzia dell’ex Municipio X.
“Siamo ormai in chiusura di campagna elettorale e ancora nessuno è riuscito a capire le idee del candidato alla presidenza della sinistra del nuovo Municipio VII Susi Fantino in merito al futuro della struttura municipale, che con l’accorpamento dell’ex Municipio X e IX andrà riorganizzata – valuta Bianchini - In realtà le intenzione della Fantino – candidata per Roma Bene Comune - sono chiare, anche se non dichiarate: il suo sogno inconfessabile è quello di chiudere lo storico edificio circoscrizionale di Piazza Cinecittà e spostare le principali attività amministrative nel cuore dell’ex Municipio IX”.
Non sappiamo se effettivamente la Presidente Fantino, candidata non tanto della sinistra, come erroneamente riporta Bianchini, quanto di Roma Bene Comune, coalizione di centrosinistra, abbia l’intenzione di quanto lo stesso Bianchini le attribuisce. A scanso di equivoci però, il candidato del centrodestra chiarisce che “Noi questo non lo permetteremo mai. Siamo convinti invece che serva un equilibrio tra i due territori e tra le due strutture municipali, valorizzando in maniera adeguata le professionalità che sono in entrambi i Municipi. In caso di vittoria del centrodestra troveremo una soluzione di compromesso che eviti di creare cittadini di serie A e cittadini di serie B nel rispetto delle peculiarità dei due territori: fusione amministrativa e non confusione centralizzata”.
