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Ballottaggio Municipio 7: ecco come voteranno i candidati sconfitti al primo turno

I tre candidati alla presidenza che non hanno raggiunto il secondo turno, commentano i risultati elettorali. Per il ballottaggio di domenica, i leader delle tre coalizioni si sono espressi in maniera differente

Domenica 19 si torna a votare. I residenti del Municipio VII, oltre ad indicare la preferenza per il Sindaco, dovranno decidere anche se affidare il territorio al Movimento 5 Stelle o al centrosinistra. Tra Monica Lozzi (M5s) e Valeria Vitrotti (PD) ballano solo mille voti, e quindi potrebbe essere decisivo l’apporto dei candidati sconfitti al primo turno.

LIBERTA' DI VOTO - “Conosco perfettamente le due candidate, perché abbiamo condiviso l’esperienza dell’ultima consiliatura, seppure in gruppi differenti. Mi rimane difficile dare un’indicazione di voto – commenta Fulvio Giuliano, già capogruppo di Fratelli d’Italia – noi siamo contro il renzismo, però è anche vero che a livello locale contano le persone e mi sono simpatiche entrambe. A chi mi chiede cosa votare al ballottaggio, rispondo che bisogna sentirsi liberi di fare la propria scelta”.

L'ENDORSMENT - Fratelli d’Italia quindi non si sbilancia. Molto più decisa appare invece la posizione dell’altra coalizione di centrodestra. “Poiché vengo dall’area popolare, a livello nazionale l’indicazione è di appoggiare chi sostiene il governo Renzi – spiega Toti, unico eletto nella coalizione di centrodestra che sosteneva Marchini  – a livello locale poi, Vitrotti nel programma ha privilegiato la partecipazione ed il decentramento, come abbiamo fatto anche noi. Ritengo che il voto sia un diritto ed un dovere importante e per questo lo incoraggio. Nel farlo, non nascondo la mia simpatia per Valeria Vitrotti”.

SCHEDA BIANCA - L’altro candidato che non è arrivato al secondo turno è Andrea De Innocentis. “Noi – spiega il leader locale della Sinistra per Roma – ci atteniamo all’indicazione di Stefano Fassina, emersa nel corso di un’apposita assemblea cittadina. Sappiamo che alcuni pezzi di Sinistra per Roma, appoggeranno il PD. Lo sapevamo sin dall’inizio che sarebbe andata così ma noi, nel Municipio VII, ci atteniamo all’indicazione di Sinistra per Roma. E voteremo scheda bianca”.

I COMMENTI - Ai tre candidati, abbiamo anche chiesto una valutazione sui risultati del primo turno. “Siamo soddisfatti – ha premesso De Innocentis – abbiamo ottenuto quasi il 4,7%  più di quanto si era riusciti a fare con l’Altra Europa per Tsipras. Non sappiamo ancora se entrerà un consigliere in Municipio, ma a prescindere siamo all’inizio di un percorso, che continuerà con la trasformazione della Sinistra per Roma in un’associazione”. Soddisfatti anche gli altri due candidati. “Non avremmo raggiunto il secondo turno neppure se fossimo andati insieme – ammette Fulvio Giuliano – quindi va bene così: avremo tre consiglieri. Invece dispiace per Giorgia Meloni. Se non fosse stata boicottata da Berlusconi, Fini e Alemanno, sarebbe stata lei a competere per il governo cittadino”. La mancata alleanza, al centrodestra, porta comunque all’elezione di quattro consiglieri. Per la coalizione che sosteneva Marchini ci sarà Toti. “Noi a livello europeo stiamo con il Partito Popolare, Fratelli d’Italia si riconosce invece nel lepenismo. Diciamo quindi che un’alleanza non era nelle nostre corde” taglia corto Toti. Pochi rimpianti ed una sola certezza. A fare la differenza, domenica, saranno gli indecisi.
 

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