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Capannelle: la gestione dell'Ippodromo finisce nel mirino del Movimento Cinque Stelle

Il destino di alcuni lavoratori dell'Ippodromo è oggetto d'attenzione del Consiglio municipale. Giovedì 25 si votano due documenti uno dei quali, proposto dal M5S, chiede di non prorogare la concessione dell'impianto sportivo all'attuale affidatario

In Consiglio municipale giovedì 25 febbraio saranno votati due documenti che hanno per oggetto il destino di alcuni lavoratori dell'Ippodromo. Anche se partono dalle medesime premesse, è differente la richiesta che ne scaturisce. In un caso infatti, si chiede di operare per il mantenimento degli attuali livelli occupazionali. Nell'altro invece, si punta diritto alla gestione dell'impianto. Il secondo documento è una risoluzione, ovvero un atto che è stato già condiviso da una Commissione municipale. Se ne sono fatti carico i Cinque Stelle, che hanno poi portato la loro proposta all'attenzione della Commissione che si dedica allo sport ed allo sviluppo locale. 

LA RIDUZIONE DEL CANONE - L'impianto di Capannelle è di proprietà comunale ed il Comune di Roma lo ha dato da alcuni anni in gestione ad una società cui, leggiamo nella risoluzione, "è stato ridotto il canone  di quasi il 97%". Tradotto in cifre, si sarebbe passati "da  2,1 milioni a quasi 66mila euro annui". La condizione di questa decisione, sembra da ricercare nell'istanza di mantenimento dei livelli occupazionali. "Gli accordi prevedevano che nel proseguimento dell'attività – leggiamo nel testo già approvato nella Commissione municipale -  fossero fatti salvi l'avviamento e l'occupazione che alla data della presentazione della rinegoziazione", contava la presenza di 72 lavoratori.

LAVORATORI E PROROGA AFFIDAMENTO - Il "concordato preventivo" disposto dal Tribunale Civile di Roma, tra la società cui è affidato l'ippodromo ed il Comune, risale al 2011. A seguito di questo compromesso, è stato però ceduto un ramo d'azienda ad un'altra società che  avrebbe dovuto "garantire il riassorbimento del personale, offrendo le stesse condizioni salariali e l'applicazione dello stesso contratto".  Come la Commissione municipale ha evidenziato "Non dovrebbe essere possibile cedere un ramo d'azienda quando si ha in gestione un impianto pubblico". Di fatto però è accaduto, ed a pagarne le conseguenze rischiano d'essere i lavoratori.  Per questo si punta il dito contro la società che sta gestendo la struttura e si chiede che, quando a fine dicembre 2016 scadrà l'affidamento dell'ippodromo, "sia effettuato un nuovo bando pubblico per la gestione dell'impianto, in modo da evitare qualsiasi proroga dell'attuale contratto". Il documento sarà valutato giovedì mattina in Consiglio municipale. 

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