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Capannelle, l’oasi verde di Via del Calice rischia di scomparire. Residenti uniti per salvarla

Il Campidoglio avrebbe intenzione di affidarla per realizzarvi un punto Verde Qualità con un centro polivalente, un ristorante, una piscina, un asilo ed un parcheggio. I residenti dicono no, e creano un Comitato di difesa ambientale Capannelle

L’oasi verde di Via del Calice, che si espande a Capannelle per circa 22.000 mq, rischia di sparire. Con essa svanirebbe anche la possibilità da parte dei residenti di usufruire di uno spazio verde che, seppure di dimensioni contenute, occupa da tempo un ruolo nodale nella loro vita quotidiana. Ne è la prova la grande determinazione dimostrata dalla collettività nella sua salvaguardia. Il Campidoglio vorrebbe invece affidarla, per realizzarvi un punto Verde Qualità, in cambio della costruzione di una strada che colleghi con via Appia. In questo progetto sono previsti anche un centro polivalente, un ristorante, una piscina, un asilo ed un parcheggio auto da 78 posti.

I cittadini però, decisi ad intraprendere una battaglia contro questi lavori, hanno creato il ‘Comitato di difesa ambientale Capannelle’. Il gruppo ha avviato lo scorso 27 Novembre una raccolta firme per contrastare il Campidoglio. Ma la strada scelta non si limita al’iter burocratico: lo stesso giorno, infatti, in molti si sono riuniti presso il parchetto in questione armati di zappe, pale e rastrelli “facendo così risparmiare al Comune – ha dichiarato il portavoce del neonato Comitato, Ulderico Morando - i costi di manutenzione senza altra contropartita se non quella che legittimamente aspettano da decenni: l’illuminazione pubblica, i giochi per i bambini, la realizzazione di un’area riservata ai cani”. I cittadini hanno poi pulito dai cespugli la cisterna di San Giovannino e delimitato, con un nastro bianco e rosso, l’area destinata agli amici a quattro zampe. Hanno infine ripulito il prato e svuotato i cestini, promettendo di mantenere vigile l’attenzione e la manutenzione anche in futuro.

“Non è la prima volta che il Comune cerca di realizzare un punto verde nel parco – ha spiegato il signor Morando al sito abitare aroma - già nel 2000 un progetto analogo, ma ancor più faraonico, veniva respinto all’unanimità da noi cittadini. Nel 2001 una nuovo progetto presentato dallo stesso Comune e che prevedeva solo impianti sportivi a cielo aperto e ubicati nel retro del parco non ha avuto alcun seguito. Ed ora il 28 Ottobre scorso è ricomparso questo terzo progetto, reso noto per iniziativa di un partito politico e non del Comune o del X Municipio ai quali chiediamo di definire una volta per tutte e in via ufficiale questo problema e di riferire alla cittadinanza”.

La battaglia è solo agli inizi – ha concluso poi il signor Morando - e se il buongiorno si vede dal mattino, per amministratori impermeabili alle istanze dei cittadini, per gli speculatori e loro fiancheggiatori sarà un’impresa molto dura”.
 

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