Statuario-Capannelle, danneggiato l’Obelisco di via Bisignano

Venerdì sera l’Obelisco davanti al Tempio della Salute di via Bisignano ha subito un cedimento: il marmo ed il calcinaccio frantumati dopo il crollo hanno subito messo in agitazione le istituzioni. “I vigili del fuoco non hanno potuto far altro che transennare abbondantemente il sito – ha commentato Michele Pizzuti, vice presidente del Comitato di Quartiere Statuario-Capannelle - per il pericolo di ulteriori cadute di materiali. Il loro lavoro è finito lì, avranno scritto non sappiamo a chi. E ci hanno lasciato nei guai, visto che a loro, della viabilità, non gli importa nulla”.

VIABILITA’ - L’accenno alla viabilità del vicepresidente del CdQ è riferito ai “guai – prosegue - per gli automobilisti e non solo, che sono molteplici: gli autobus devono girare per via Squillace, rigirare subito dopo Todis per via Cariati, poi di nuovo per S. Severina e poi ancora o via Taurianova o largo Cirò, a seconda se è il 654 o il 663. Macchine parcheggiate in posti più disparati, soliti ingorghi, blocchi, accidenti. E' vero che c'è un cartello – prosegue Pizzuti -, anzi oggi ne sono stati messi pure altri, di divieto e di blocco della strada, ma chi arriva dalla complanare ed era intenzionato a girare per via Bisignano, se supera i cartelli si trova a dover andare contromano per arrivare a Piazza Mileto. Con il rischio di incidenti”.

VIGILI URBANI – Stamattina il vice presidente del CdQ ha quindi partecipato ad un incontro con il consigliere Fulvio Giuliano, il presidente del Consiglio Municipale Rocco Stelitano, il presidente de CdQ Guerriero Latini e Manuela Rella, membro del medesimo comitato: “I Vigili Urbani, più volte intervenuti, si sono dati da fare – spiega Pizzuti -, sia segnalando il problema alle istituzioni che cercando di aiutare gli automobilisti a capirci qualcosa per come uscire dalla trappola dei sensi. Ma la loro buona volontà e competenza, da sola è insufficiente. La sovrintendenza latita. Anche perché sembra che l'obelisco non sia roba loro”.

LA POLEMICA – “Il comune dovrebbe intervenire con urgenza e mettere in sicurezza provvisoria l'obelisco, con dei micro ponteggi per ingabbiare la struttura. Poi, con più calma, ripristinata la viabilità originale, intervenire col restauro. Più calma non significa secoli, ma con i tempi tecnici minimali, visto che le opere non sono enormi e i soldi necessari, solo pochi spiccioli. Giuliano si è impegnato non solo a tenere viva l'attenzione del comune ma si è direttamente messo in contatto col dipartimento per accelerare i tempi di intervento”.

“Appare strano che debba essere il CdQ o i consiglieri ad allertare il Municipio – prosegue Pizzuti -, la parte tecnica intendo, visto che quella politica esecutiva (gli assessori, la Presidenza o altro) non ci è sembrata fisicamente e spiritualmente presente, escludendo appunto i due consiglieri citati. Quanto tempo ci vorrà per ripristinare una viabilità meno criptica e meno pericolosa? Quanto tempo ci vorrà per mettere in sicurezza l'Obelisco? Quanto tempo ci vorrà per ripristinarlo definitivamente? Sia Stelitano che Giuliano ci sono sembrati efficienti e noi appoggeremo le loro iniziative, ma non si pensi che noi accetteremo che i tempi di attesa possano essere le calende greche – ha quindi concluso - e giustificazioni del tipo: non ci sono soldi”.