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Statuario e Capannelle, quartieri poco sicuri: lo dicono i cittadini

I cittadini dei quartieri Statuario e Capannelle hanno affrontato durante un'assemblea il tema della sicurezza nel loro territorio. Pizzuti: "Sarebbe importante che le forze dell'ordine e le istituzioni potessero discutere insieme al CdQ ed ai cittadini"

Ad inizio Novembre si è svolta un’assemblea pubblica nel quartiere Statuario-Capannelle dedicata al tema della sicurezza nel quartiere: “Circa 70 cittadini hanno discusso alla presenza anche di rappresentanti di gruppi giovanili, di esponenti del Municipio, di Don Gilberto, Luca Sferrazza e del presidente del CdQ Guerriero Latini – ha ricordato Michele Pizzuti, vice presidente del CdQ locale - I cittadini hanno raccontato le loro esperienze, ovviamente negative, vissute nel quartiere riconducendole sia agli insediamenti degli zingari nella zona, sia agli extracomunitari che bivaccano nelle aree verdi di Statuario-Capannelle, ed anche agli italiani che comunque delinquono e possono essere responsabili delle malefatte degli ultimi tempi”.

L’ASSEMBLEA“I cittadini oltre a raccontare gli episodi accaduti e fare proposte, si sono un po' lamentati della lontananza delle istituzioni ed hanno cercato di inserire il problema sicurezza in un quadro più ampio di un quartiere – ha quindi proseguito Pizzuti -, spazio che dovrebbe essere vissuto più intensamente e meno pericolosamente, accennando anche a tematiche di più largo raggio: l'illuminazione, i marciapiedi, il traffico, le occasioni di integrazione e socialità, la crisi economica”.

FURTI“Il numero dei furti sembra effettivamente che sia aumentato negli ultimi tempi, anche se già il parlarne offre agli eventi una cassa di risonanza non indifferente – ha spiegato Pizzuti, ripercorrendo i principali temi toccati nel corso dell’assemblea - Le forze dell'ordine negli ultimi giorni, dopo le tante denunce, hanno incrementato l'attenzione verso il territorio, ma gli interventi di controllo e prevenzione dovrebbero essere destinati anche a quelle zone di statuario che sono più esposte ad effrazioni e a furti, vicino alla ferrovia di via Rombiolo, viale Appio Claudio in prossimità del parco e le aree più buie ed isolate”.

FORZE DELL’ORDINE“Sarebbe anche utile un maggiore coordinamento tra forze dell'ordine, Polizia, Guardia di finanza, Carabinieri, Polizia Municipale, che seppur con compiti diversi potrebbero esercitare un controllo più stretto sulle identità delle persone che stazionano a vario titolo in alcuni punti strategici di Statuario: vicino al Todis, nei parchi , nelle vie meno illuminate o quelli che rovistano nei cassonetti”.

PARROCCHIA SANT’IGNAZIO“Anche la Parrocchia, che paradossalmente e fortunatamente appare oggi a Statuario l'unico centro di aggregazione sociale – continua Pizzuti -, pur nel rispetto dei suoi valori legati all'accoglienza, dovrebbe cercare di isolare, con la saggezza che sempre la contraddistingue, quelle persone, che stazionando nei suoi pressi, danno un senso del degrado incombente e genera ulteriore allarme”.

COLLABORAZIONE“Sarebbe importante che le forze dell'ordine e le istituzioni potessero discutere insieme al CdQ ed ai cittadini, in un incontro formale, quali progetti ci sono sul tema sicurezza e prevenzione della microcriminalità nel quartiere, con la garanzia che l'incontro non dovrà diventare una passerella di candidati politici, vista l'imminente campagna elettorale. Il CdQ ha garantito che questa è una iniziativa/tema prioritario e che – ha quindi concluso -, tuttavia, il Comune è già intervenuto per sgombrare i tre campi Rom presenti a Statuario”.




 

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