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Appio Claudio Appio Latino

Provocò la morte di 21 persone: scafista in manette allo Statuario

Sul 31enne pendeva un mandato di cattura internazionale: nel 2004 aveva organizzato un "viaggio della speranza" su un gommone da Valona in Italia, nel corso del quale annegarono 21 persone

Un cittadino albanese di 31 anni è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione Appia in esecuzione di un mandato di cattura internazionale, nei pressi del quartiere Statuario. I documenti esibiti dall'uomo, visibilmente contraffatti, hanno convinto i militari ad approfondire le verifiche sul suo conto. Dal responso ottenuto dalle impronte digitali del 31enne, è emerso il mandato di cattura a suo carico emesso dalla Corte d'appello di Valona (Albania) nel 2005 con le accuse di favoreggiamento e attraversamento illegale di confine, reato punito dal codice penale albanese con 25 anni di reclusione.

I fatti risalgono al gennaio del 2004, quando l’albanese, a soli 24 anni, organizzò insieme ad altri connazionali uno dei tanti “viaggi della speranza: a bordo di un gommone partito dal porto di Valona e diretto in Italia, furono stipati 36 profughi albanesi disposti ad affrontare qualsiasi avversità pur di raggiungere nuove prospettive di vita nel nostro Paese. Ogni passeggero pagò agli scafisti una quota di 1.500 euro. Purtroppo per loro, dopo alcune miglia di navigazione, giunti nel canale di Otranto si trovarono ad affrontare pessime condizioni meteo e onde altissime, fatale connubio che portò in breve tempo all’affondamento del gommone e alla morte per annegamento di 21 dei 36 passeggeri albanesi.

Lo scafista fermato era in compagnia di un connazionale 42enne: anche nei confronti di quest'ultimo è scattato l'arresto, dato che il Tribunale di Trani aveva emesso nei suoi confronti un ordine di carcerazione nel 2004 per traffico di droga.

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