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Appio Claudio Cinecittà / Viale Appio Claudio

I residenti di Appio Claudio: "Dove stavano i politici mentre si devastava Roma?"

Una cittadina si fa portavoce del malcontento degli abitanti di Appio Claudio. "Non ci si può allarmare solo ora, mentre da quarant'anni siamo complici di questi scempi"

Una residente del quartiere Appio Claudio interviene nell'assemblea municipale per attaccare i politici e le amministrazioni che hanno permesso alla città di Roma di venire devastata dal cemento.

La signora si è fatta portavoce di un malcontento di una parte della cittadinanza che vede l'amministrazione complice delle condizioni nelle quali la città è stata ridotta.
 
Roma è in mano ai palazzinari dagli anni Sessanta -si sfoga- che l'hanno devastata, hanno fatto il bello e il cattivo tempo dappertutto e, in particolar modo, nel quartiere in cui vivo, l'Appio Claudio. Dove stavate voi politici allora? Perché non avete parlato quando è stato progettato, discusso e varato il piano regolatore della città?”.
 
Altri cittadini presenti nella Sala Rossa del X Municipio hanno sollevato grida di rabbia e sconforto, inveendo -ai limiti del consentito- verso chi sedeva al tavolo, in particolare verso il presidente Sandro Medici.
 
“Il tema che si discute oggi - quello dell'allarme cemento nel X municipio - è molto importante, ma perché solo adesso dobbiamo allarmarci e non l'abbiamo fatto prima quando potevamo fermare questo scempio?”.
La signora ricorda anche quanto successo il giorno 10 maggio 2010, quando sono stati abbattuti i platani su viale Appio Claudio: “Nessuno che  abbia alzato la voce - cittadini a parte - per fermare questo orrore”.
 
Una battuta anche sul problema della mobilità, della viabilità della zona: “Vogliamo fare gli europei, ma non siamo all'altezza degli altri stati: lì prima di costruire qualsiasi cosa fanno i servizi. Non il contrario, come si fa da noi”.
 
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