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Appio Claudio Cinecittà / Viale Giulio Agricola

PUP Giulio Agricola: “Ridateci il nostro viale!”

A quattro anni di distanza dall'apertura del cantiere,ormai abbandonato, i residenti ricordano la vicenda dell'abbattimento indiscriminato dei platani. E tornano a chiedere l'espunzione del PUP

C’erano decine di  persone sabato mattina in viale Giulio Agricola. Residenti e commercianti di zona si sono dati appuntamento, organizzando un banchetto. Obiettivo dell'iniziativa,   ricordare i platani secolari abbattuti, con discutibili modalità, per far posto al cantiere del PUP. Una ferita ancora aperta per questi cittadini che vorrebbero venisse loro restituito il bene sottratto.

L'ABBATTIMENTO DEI PLATANI - “Ricordo perfettamente quella giornata, di quatto anni fa,quando cominciarono a decapitare i nostri platani – premette la Presidente del Coordinamento Salviamo Giulio Agricola Anna Maria Turnaturi – andammo subito a far presente agli operai che gli alberi non si dovevano potare in quel periodo. Non ci ascoltarono e noi chiamammo la Forestale ch bloccò tutto: i permessi a tagliare quei platani non c’erano. Esistevano solo i permessi per fare indagini archeologiche – ci spiega Turnaturi – e la Sovrintendenza interpellata ci disse che aveva dato il parere favorevole ad effettuare gli scavi in base a quello che aveva loro chiesto il Servizio Giardini: Quei permessi riguardavano dunque solo l' area della pista ciclabile.  Infatti - prosegue Turnaturi - a noi risulta, documenti alla mano, che bisognava stare almeno a 3 metri di distanza dal tronco e  che andavano preservate le radici ”

LE MODALITA' PER L'ESPIANTO - “Se poi, per ipotesi, avessero ottenuto il permesso a costruire – riprende la portavoce dei cittadini contrari al PUP – quegli alberi  non dovevano comunque esser sradicati così. La procedura prevede un lavoro preventivo che dura 1 anno e mezzo. Va preparata la zolla e vanno somministrati degli   ormoni in modo tale che l’albero possa creare le proprie radici dentro una rete. Fatto questo, solo ed esclusivamente nella stasi vegetativa l’albero può venir espiantato e trapiantato da un’altra parte. Invece loro hanno fatto tutto in due ore, con il risultato che adesso è sotto gli occhi di tutti”.

CHI HA DATO L'AUTORIZZAZIONE - “Noi torniamo a chiedere, oltre alla totale espunzione del PUP, il ripristino dei luoghi. Lo chiediamo non tanto per una questione di decoro e di visibilità, ma proprio per un’emergenza sanitaria: ci sono topi, uccelli morti, escrementi animali ma anche deiezioni umane. Oltre a questo, vorremmo sapere anche, poiché ce lo chiedono tutti i cittadini, chi è stato quella mattina a dire di tagliare gli alberi”.

LE RISPOSTE ATTESE - Al presidio, oltre ad alcune decine di cittadini, sono intervenuti anche dei rappresentanti istituzionali. Per il Municipio VII erano ad esempio presenti Fulvio Giuliano e Flavia Cerquoni (Fdi-An). “Lo scorso 16 aprile ho presentato un’interrogazione a risposta orale, al Presidente Fantino ed alla Giunta. Purtroppo però -ha spiegato la Consigliera di Fratelli d'Italia -  hanno arbitrariamente deciso di accettare solo quelle presentate entro il 15 aprile”. Trasformata in mozione, l'interrogazione sarà oggetto di discussione del prossimo Consiglio Municipale. “Io volevo risposte precise  sul piano giuridico, per capire lo stato della controversia tra la ditta e Roma Capitale. Senza questa informazione  - ha chiarito Cerquoni - la mozione perde di peso. Vogliamo sapere  anche perché non si effettua la manutenzione dell’area. Parliamo di problemi che non si trascinano da due settimane ma da quattro anni. Ma si può continuare ad andare avanti così?”.  Per il Consigliere Regionale Fabrizio Santori, presente alla manifestazione cittadina , è difficile immaginare sviluppi in tempo rapido.

UNA BATTAGLIA ANNOSA - “Facciamo questa battaglia con i residenti, che hanno raccolto migliaia di firme, da qualche anno. Eravamo già contrari quando stavamo in maggioranza al Comune. Purtroppo vedo che né da parte del Sindaco, che ho interessato di persona, né da parte dell’istituzione municipale, c’è la volontà di risolvere questa situazione. Ma finchè l’area non sarà riconsegnata ai cittadini, anche con le nuove alberature, noi non abbandoneremo questa battaglia”. E ad occhio e croce, nemmeno i cittadini presenti sabato mattina.

Giulio Agricola: Salviamo i platani

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