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Appio Claudio Appio Latino / Viale Furio Camillo

LETTERA - Da Giulio Agricola a Furio Camillo: le verità di Francesco Morgia sui lavori pubblici del VII Municipio

In una lettera indirizzata alla Comunità territoriale del VII, l'ex Vicepresidente municipale Francesco Morgia va all'attacco dell'attuale amministrazione Lozzi. Nel mirino i lavori di rifacimento di via Furio Camillo, via Schiavonetti e viale Giulio Agricola

Francesco Morgia, già Vicepresidente ed Assessore ai Lavori Pubblici del VII Municipio, ha scritto una lunga lettera indirizzata alla Comunità Territoriale. Nella missiva  si fa riferimento ad alcune questioni affrontate di recente della Presidente Monica Lozzi: il destino di Villa Lazzaroni, il rifacimento di viale Giulio Agricola, dei marciapiedi di viale Furio Camillo e di via Schiavonetti. Di seguito il testo integrale della lettera di Francesco Morgia.

Ho letto la dichiarazione stampa della Presidente Lozzi sul forum del VII Municipio e volevo fare delle precisazioni su quanto dichiarato. Non entro nel particolare riguardo la polemica sullo svuotamento di funzioni della sede di Villa Lazzaroni ma mi auguro che l’adeguamento degli uffici municipali alle mutate esigenze derivanti dalla nuova macro struttura comunale e dall’accorpamento del IX e X Municipio, oltre alla unificazione del VII Gruppo della Polizia Locale, non si riduca ad una mero contenimento dei costi di gestione, magari previsto in un obiettivo dirigenziale, di cui ne fanno le spese i cittadini e i lavoratori comunali.

Per quanto riguarda Giulio Agricola affermo che se bastasse una direttiva di giunta per avviare le opere tutto sarebbe più facile e bellissimo e vivremmo in una città sicuramente migliore; purtroppo non è così, lo sappiamo benissimo, per questo ribadisco quanto segue: nessun cespite è stato finalizzato a questa opera, tant’è che l’attuale Amministrazione ha fatto richiesta di 213 mila euro nel piano investimenti 2017, con scheda Merloni, non recepita, peraltro,  nel bilancio previsionale per lo stesso anno, osservato dall’OREF. Per realizzare l’intervento che si sta facendo nello square di Viale Giulio Agricola, quindi, sono state utilizzate risorse stanziate nel bilancio 2016 dalla precedente Amministrazione e finalizzate alla manutenzione  di strade, marciapiedi, etc. Questa è una scelta presa dall’attuale governo del Municipio che ne risponde, come ho già avuto modo di dire,  politicamente e amministrativamente dato che lo square è classificato come area verde, senza tener conto del contenzioso giuridico ancora non definito tra il Comune e l’operatore economico.

In relazione al rifacimento dei marciapiedi di Via Furio Camillo, non mi pare proprio che si sia in presenza di risorse provenienti dall’assestamento di bilancio. I fondi utilizzati sono frutto di una variazione del bilancio 2016, dove i circa 200 mila euro impiegati erano appostati per provvedere alle DEMOLIZIONI DEGLI ABUSI EDILIZI. Dopo anni di richieste non soddisfatte, la precedente Amministrazione aveva ottenuto questo stanziamento per poter procedere nella direzione, a parole da tutti auspicata, del ripristino della legalità. Anche su questo argomento una scelta politica e amministrativa ma non certo  un incremento di fondi a disposizione del Municipio, tutt’altro!

Su Via Schiavonetti, infine, sono rammaricato per quanto ho letto nel comunicato stampa della Presidente e su alcuni post di membri della giunta che non rendono giustizia a quanti, e soprattutto penso all’Ufficio Tecnico Municipale, hanno lavorato negli anni alla soluzione di questo problema. Brevemente, Via Schiavonetti è un’opera realizzata intorno all’anno 2000; negli anni 2009/2010, durante l’amministrazione Alemanno, gli uffici dipartimentali, a chiusura dell’iter della convenzione urbanistica,  hanno tentato di far prendere in carico manutentivo la strada al Municipio X. Il confronto aspro tra il Dipartimento IX e la Giunta municipale dell’epoca, sostenuta dalle ragioni tecniche evidenziate dalla UOT municipale,  ha scongiurato tale esito. Nel frattempo, i concessionari Parsitalia (Parnasi) e Carcaricola (Caltagirone) hanno provveduto ad una “romanella” che non rispondeva certo a quanto richiesto dal Municipio per poter prendere in carico la strada. Durante l’amministrazione Marino il tema della presa in carico si è naturalmente riproposto. Ci sono state alcune riunioni presso gli uffici della segreteria dell’assessore Caudo, a cui ho partecipato insieme alla Direzione Tecnica Municipale, sollecitate dal Municipio e a cui si è presentata esclusivamente Parsitalia. Non mi pare di dire nulla di trascendentale nell’affermare che la sensibilità di Parsitalia nel cercare una soluzione era sicuramente accresciuta dalla “partita” urbanistica aperta con l’Amministrazione Comunale in un altro quadrante della città. In questo lasso di tempo, gli uffici municipali, con diverse note, hanno ribadito, dal punto di vista tecnico, le caratteristiche che l’intervento avrebbe dovuto avere per dar seguito alla successiva presa in carico del Municipio. Con la sfiducia al sindaco Marino, pur continuando il confronto tecnico tra uffici municipali e dipartimentali, la sensibilità sul tema si è attenuata nonostante le pressanti richieste al Commissario competente. Se ora, diligentemente, l’attuale Amministrazione ha creato le condizioni per chiudere la partita con ulteriori atti amministrativi, me ne compiaccio per il bene che tale azione porta ai cittadini del quadrante. Tanto ritengo sia dovuto.

Rimanendo a disposizione per qualsiasi confronto, tengo a precisare che tutto quanto su esposto può essere facilmente riscontrato con un semplice accesso agli atti da qualsiasi consigliere di buona volontà che voglia approfondire amministrativamente le tematiche qui trattate.

Francesco Morgia
 

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