Torre di Mezzavia: il CdQ saluta Piero, romano d’adozione

Certe persone, pur non avendo mai avuto il piacere d’incontrarle, sembra quasi di conoscerle.  Il modo in cui gli altri ce le descrivono, spesso attraverso le azioni che le hanno viste protagoniste,  consentono di mantenere in vita la fiammella del ricordo. E per quelli che non li hanno conosciuti, permette comunque di emozionarsi al pensiero che, con loro, se ne vanno anche determinati comportamenti. Che non fatichiamo a definire virtuosi.

UN ROMANO D'ADOZIONE - E’ questo il caso di un residente di Torre di Mezzavia, cui il Comitato di Quartiere, stringendosi attorno alla famiglia, ha dedicato un ricordo.  Ne scrivono come di “Uomo giusto e generoso, sempre pronto a partecipare attivamente ad ogni iniziativa per il bene della comunità di quartiere”. Questi era Piero Zamberlan, di orgine veneta ma romano d’adozione. Di lui il Comitato di Quartiere ricorda una persona che “nei comportamenti di ogni giorno manifestava sensibilità nei riguardi della comunità di quartiere e grande spirito d’iniziativa”.

LA GENEROSITA' DI PIERO - Come quando, insieme all’amico casertano Salvatore Coppola, “ancora una volta, gratuitamente, hanno lavorato in tandem al taglio dell’erba e alla pulitura della grande aiuola circolare di Via Riccardo Billi”. O come quando “ha voluto donare un tavolo, da lui stesso realizzato, per il gazebo del Parco giochi di Viale Raf Vallone”. “Nuove panchine sono state donate dell' Amico del quartiere Piero Zamberlan che, con la collaborazione di alcuni volontari, sono state installate nell'area giochi di Via Cerisano, nel parco e davanti alla Casetta” scrivevano i curatori del sito del CdQ Torre di Mezzavia. Aggiungendo di “confidare nell'attenzione di tutti perche' siano conservate nel tempo”. Ecco, di una persona così, pur non conoscendola, si avverte la mancanza. E ci è sembrato giusto dedicargli un po’ di attenzione.