A Tor di Mezzavia l'audiotuning è sempre più un tormento: ora arrivano tir e apette
Nel parcheggio antistante il centro commerciale Anagnina, continuano i raduni degli appassionati di audiotuning. Venerdì 3 marzo alle auto modificate, si è aggiunto anche un tir
Gli articoli sui giornali, gli incontri con le istituzioni, i blitz delle forze dell’ordine. Per contrastare i raduni degli appassionati di audiotuning a Tor di Mezzavia, è stato tentato di tutto. Ma il fenomeno si è invece radicato ed anzi, col passare del tempo, ha raccolto anche nuovi adepti.
IL TIR E L'APETTA - Venerdì 3 marzo, nel parcheggio antistante il centro commerciale Anagnina, non c’erano infatti soltanto le luci e le casse delle automobili modificate. A sfilare, per l’occasione, sono stati segnalati anche mezzi più “inusuali”. Nello specifico un mastodontico tir ed un piccolo ape cross. E’ la dimostrazione che Tor di Mezzavia ormai rappresenta una vetrina irrinunciabile per gli amanti del tuning. “E c’è chi dice che sia tutto sotto controllo, ma per favore: la situazione è addirittura peggiorata” osserva Emanuele Falcetti, l' attivista locale di Fratelli d’Italia che da anni sta segnalando le conseguenze del tuning sul quadrante.
ALLA RICERCA DI SOLUZIONI - Da tempo i residenti, infastiditi dai decibil emessi dai potenti impianti stereofonici, hanno avanzato delle proposte. A partire dalla sistemazione di dossi artificiali, un deterrente che finora non ha sortito l’effetto sperato. Infatti, come aveva segnalato il Comitato di Quartiere già lo scorso luglio, “si smontano facilmente ed uno di questi è stato anche divelto”. Da qui la proposta di “realizzarli direttamente in cemento”. Al fine di garantire una maggiore durata nel tempo. A condizione che bastino dei dossi per contenere un fenomeno capace di suscitare tanto l’attenzione degli appassionati che quella dei semplici curiosi.