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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Anagnina Anagnina

Beni confiscati ai Casamonica per sei milioni di euro

I beni confiscati sono costituiti da cinque fabbricati e cinque terreni, tutti in zona Romanina, autovetture di pregio tra cui una Ferrari Spider, oltre a conti correnti e libretti di risparmio


Maxi sequestri nei confronti di alcuni appartenenti al clan dei Casamonica per un valore di circa sei milioni di euro: il Tribunale Ordinario di Roma, sezione per l’applicazione delle misure di prevenzione, ha emesso infatti un decreto di confisca dei beni.

I patrimoni in questione furono già sottoposti a sequestro preventivo ai sensi dell’art. 12 sexies del d.l. 306/92 nel febbraio del 2010, al termine di articolata indagine, convenzionalmente denominata “Ottavo Re” del Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri di Frascati, scaturite dalla denuncia di un imprenditore di Ciampino vittima di usura da parte dei Casamonica.

Due dei tre indagati, che hanno scelto di avvalersi di riti alternativi, un uomo ed una donna, sono stati di recente condannati in primo grado, rispettivamente, a 5 anni e 4 mesi di reclusione ed a 3 anni nel corso di un giudizio in cui la Provincia di Roma si è costituita costituirsi parte civile, tramite lo sportello anti usura, contro gli imputati. Con il provvedimento odierno di confisca i beni, che i giudici romani hanno ritenuto essere riconducibili ai provenienti dall’attività delittuosa, vengono definitivamente sottratti alla criminalità e devoluti al patrimonio statale. Sono inoltre al vaglio del Tribunale di Roma altre posizioni patrimoniali dei Casamonica, comunque già sequestrati nell’ambito della citata operazione antiusura dei Carabinieri.

I beni oggi confiscati hanno un valore commerciale di circa sei milioni, e sono costituiti da cinque fabbricati (di cui una villa con piscina)  e cinque terreni, tutti in zona Romanina, nella periferia sud est della Capitale, autovetture di pregio tra cui una Ferrari Spider, oltre a conti correnti e libretti di risparmio.
Ai due imputati, infine, i giudici hanno ritenuto di applicare anche la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con divieto di soggiorno nel comune di Roma per la durata di anni tre.

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