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Residenze alberghiere in via Sandro Penna: ecco la vera storia

Il comitato di quartiere Nuova Tor Vergata invia un comunicato ufficiale nel quale espone la propria posizione sulle residenze di via Sandro Penna. Ecco la storia delle discusse residenze

Il comitato di quartiere Nuova Tor Vergata rende nota la propria posizione ufficiale sulla questione delle residenze turistico alberghiere in via Sandro Penna. Lo fa attraverso un comunicato nel quale viene ricostruita la storia –le cui origini risalgono all’anno 2003- e nel quale viene esposto il loro punto di vista insieme alle richieste che intendono avanzare all’amministrazione.
 
Per quanto concerne la storia delle residenze, si legge nel comunicato inviato dal comitato stesso al X municipio:
 
Il 14 luglio 2003 su proposta dell’Ass. LLPP del Comune di Roma il Consiglio Comunale approvava la seguente variante: “accorpare due lotti, aumentandone la cubatura non residenziale con contestuale delocalizzazione dell’area disponibile per il complesso scolastico precedentemente ubicato lungo Via Sandro Penna, più strettamente legata con l’abitato ed ambientalmente più idonea; accorpando altri due lotti si costituisce un nucleo unitario che consente di aumentare sensibilmente l’area del parco archeologico di uso pubblico ”.
 
Negli anni successivi, poiché i lavori per le cubature Non Residenziali non iniziarono entro i termini previsti, l’Amministrazione comunale concesse ulteriori proroghe confermando le assegnazioni alle Cooperative in questione con la seguente motivazione:
“Considerato che il Piano di Zona è carente di servizi sia pubblici che privati, al fine di soddisfare le esigenze della cittadinanza, in ordine al completamento sia dei citati servizi che delle opere di urbanizzazione”.
 
Sarebbe interessante conoscere cosa s’intende per esigenze della cittadinanza!
 
Un’Assemblea Pubblica del 27 maggio 2006 indetta dal precedente Comitato di Quartiere delineò piuttosto chiaramente l’indirizzo dei residenti i quali ritennero opportuno far conoscere all’Amministrazione  che, in ordine all’operazione complessiva che ha portato alla delocalizzazione della scuola e, appunto, la previsione delle costruzioni “non residenziali”, il suo operato non è era stato apprezzato.
 
A febbraio 2008 la Giunta Comunale proroga di nuovo la concessione edilizia e ad oggi stiamo in attesa che tale costruzione prenda avvio con la speranza (ricatto) che con i relativi oneri concessori si possa costruire una scuola (o parte di essa).
 
A tal fine è bene ricordare l’impegno che l’Amministrazione assunse nei confronti dei residenti attraverso il precedente Comitato di Quartiere:
 
-          gli oneri concessori derivanti dalla edificazione consentirebbero all’Amministrazione di avere tutta la disponibilità per la realizzazione, dopo la costruzione delle residenze, su Via Galvano della Volpe, delle 2/3 sezioni di scuola materna.
 
E’ stato anche confermato che NON sono previste ulteriori scuole, oltre quella descritta.
 
-          con l’impegno a prevedere in bilancio le somme necessarie per il progressivo completamento del parco, e inoltre, alla disponibilità a rendere fruibili per i residenti i servizi previsti nel residence (piscina, ecc.).
 
Allo stato attuale NON ci risulta nessuna posizione ufficiale dei referenti amministrativi e politici del Comune.

 

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