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Osteria del Curato: Come vorresti il tuo quartiere?

Una sinergia tra residenti, CdQ, La Sapienza e Municipio, consentirà di realizzare un Piano di Quartiere, apportare modifiche ad Osteria del Curato. "La prima fase di questo processo è un semplice questionario già online"

Il processo partecipato, se declinato nella variante più diretta,  prevede che siano gli stessi attori in campo a decidere le regole del gioco. Sono cioè loro stessi a stabilire le modalità della partecipazione. Come fanno  i residenti di Osteria del Curato che attraverso il Comitato di Quartiere, l’organismo elettivo più prossimo alle rappresentanza diretta, stanno portando avanti un interessante esperimento.

IL PIANO DI QUARTIERE - Si parte da un questionario. Dieci semplici quesiti, in gran parte a risposta aperta, cui il CdQ chiede di rispondere. Ai residenti si domanda come siano abituati a spostarsi per recarsi al lavoro oppure come portino i propri figli a scuola. Ma anche quali siano gli interventi che ritengono utili a migliorare il quartiere. Tutto questo con uno scopo ben preciso, spiegato da Elio Graziani sulla pagina del  CdQ. Si tratta di “un piano ‘sperimentale’ , un Piano di Quartiere la cui progettazione terrà in considerazione, come raramente accade, i desiderata di tutti noi cittadini.  Lo scopo del Piano di Quartiere è quello di elaborare un nuovo assetto del sistema dei servizi e degli spazi pubblici, con l’obiettivo prioritario di migliorare la qualità dell’abitare e del vivere nel quartiere”.

LA CARTA DEI BISOGNI - In altri termini, il CdQ sta tentando di realizzare, per Osteria del Curato, quella Carta dei Bisogni che l’Assessore Caudo vuole approntare attraverso le varie conferenze urbanistiche municipali. “La prima fase di questo processo è un semplice questionario che verrà distribuito in forma cartacea ma che già da ora grazie all'ing. Dario Piermarini, Vicepresidente del CdQ,  può essere compilato on-line – spiega Graziani, che aggiunge – Inutile ribadire quanto sia importante esprimere la propria opinione ed esprimerla ora: ci attende una bella sfida che può cambiare in meglio il nostro quartiere. Non restiamo alla finestra”.

GLI ATTORI IN GIOCO - Per funzionare però, il progetto ha bisogno di realizzare un’importante sinergia. E dunque se il contributo dei cittadini al Piano di Quartiere sarà innegabile, altrettanto dovrà dirsi per l’operato del CdQ Osteria del Curato. Necessario inoltre sarà l’apporto d’un gruppo di lavoro del  Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale (DICEA) dell'Università La Sapienza di Roma, nell’organizzare e sviluppare il Piano . A livello amministrativo, sarà ovviamente importante coinvolgere  l’ente di prossimità nelle sue “strutture politiche e tecniche". Ma c’è anche un soggetto privato che entrerà in gioco. Elio Graziani cita infatti “il contributo anche di ICCREA - Banche di Credito Cooperativo, che contribuisce all’organizzazione del lavoro con l'intento di partecipare, anche in relazione alle finalità sociali del suo Statuto, al miglioramento del quartiere”. Si tratta dunque di un piano molto partecipato, anche per la pluralità di attori coinvolti,  i cui sviluppi seguiremo con certo interesse.

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