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Anagnina Cinecittà / Via Tuscolana, 1113

Occupazioni, Fantino: “Va trovata una soluzione per le famiglie sgomberate”

Il Presidente del Municipio VII scende in campo per denunciare la modalità con la quale si sta affrontando il problema del disagio abitativo. “E’ inaccettabile che sia trattato solo in termini di ordine pubblico”

Lo sgombero che in mattinata ha coinvolto un centinaio di occupanti dell’ex Istituto Tecnico Industriale Hertz, a pochi passi dalla metro Anagnina, non è andato giù al Presidente del Municipio VII Susi Fantino. Come altri minisindaci prima di lei, Fantino ha messo in evidenza le numerose sfaccettature che caratterizzano il fenomeno del disagio abitativo. Per ora affrontato soltanto attraverso la strette maglie dell’ordine pubblico.

DRAMMI FAMIGLIARI - “Da questa mattina circa 100 persone, di cui 20 minori, che vivevano nell'ex istituto Hertz di via Tuscolana 1113, si ritrovano di nuovo senza abitazione, dopo lo sgombero effettuato dalle forze dell'ordine” scrive in una nota il presidente del VII . Nell'attesa che l'indagine della magistratura compia il suo corso - prosegue Fantino - il municipio, allo stato attuale, non ha luoghi né spazi disponibili per ospitare queste famiglie. Il mio appello è che al più presto si trovi un modo per risolvere questa situazione, di cui le maggiori vittime sono i tanti bambini che abitavano nello stabile, per i quali deve essere immediatamente trovata una soluzione abitativa dignitosa che non preveda lo smembramento famigliare”.

GLI SPAZI ERANO RIQUALIFICATI - Il dramma delle famiglie e dei loro figli, nuovamente senza un tetto sopra la testa, evidenzia ancora una volta la complessità del fenomeno in esame. Ne è consapevole Fantino che ricorda come “In un periodo di profonda crisi economica, che sta avendo conseguenze drammatiche per il tessuto sociale della città, è inaccettabile che l'emergenza abitativa sia trattata esclusivamente come una questione di ordine pubblico. Gli abitanti di via Tuscolana – osserva in chiusura il Minisindaco – in questi anni avevano dato vita a un interessante progetto di autorecupero, riqualificando di fatto gli spazi di una scuola abbandonata e pagano l'incredibile ritardo della politica, che, oggi più che mai, ha il dovere morale di porre il diritto alla casa, come il lavoro, al centro delle priorità”.

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